San Giovanni in Fiore, la sai l’ultima di Rosaria? Ha dato un incarico diretto a suo cug(g)ino!

Non ci posso credere: pure a mio cug(g)ino! Così cantavano, qualche anno fa, Elio e le storie tese. Raccontavano le pazzesche avventure di un cug(g)ino che ne faceva davvero di tutti i colori scherzando su una parentela – la cuginanza – che per certi versi è diventata emblematica per descrivere eccessi ma anche imbrogli. Di tutte le nature.

Nel corso dell’estate scorsa abbiamo appreso che a San Giovanni in Fiore, capitale della Sila, da tre anni feudo di Rosaria Succurro in quota Occhiuto, la sindaca in questione ha battuto un record difficilmente eguagliabile: ha dato un incarico proprio a suo cug(g)ino, rigorosamente con due “g” come cantava e scriveva Elio delle storie tese. 

Lui si chiama Domenico Succurro, fa l’architetto ed è uno dei fortunati vincitori dell’affidamento – ovviamente diretto, ma così diretto che più diretto non si può – dei lavori di “mitigazione del rischio frana versante Sud Serra Cappuccini”. In pratica, il cug(g)ino dell’affascinante Rosaria presterà servizi di “architettura” al Comune per la “modica” cifra di 19mila 735 euro e 48 centesimi giustificati da un incarico professionale per il coordinamento della sicurezza. Con determina “licenziata” da Rosaria, con il determinante aiuto di suo marito Santambrogio (a San Giovanni ormai lo chiamano tutti così), pardon Marco Ambrogio.

Ma chi è l’architetto Domenico Succurro? Nella sua biografia leggiamo testualmente che “… Riceve la laurea in Architettura presso l’Università di Firenze nel luglio 2007. Nello stesso Ateneo consegue un master in “restauro degli edifici storici e monumentali”. Durante e dopo gli anni accademici collabora per diversi studi di architettura con sedi tra Firenze e Prato. Tra gli altri MDU architetti, con il quale vince in concorso di idee per la realizzazione del nuovo teatro di Acri (me cojoni, direbbero a Roma, ndr). Collabora come assistente ed e cultore della materia nei corsi di progettazione architettonica presso l’Ateneo fiorentino. Nel 2010 (ahinoi, ndr) ritorna in Calabria e fonda un proprio studio di architettura e servizi ad essa legati…”.

E così, finalmente, a circa 10 anni dal suo ritorno (sempre ahinoi) in Calabria, ecco che l’architetto Succurro ha ricevuto l’incarico che lo farà passare alla storia come il primo cug(g)ino di un sindaco che ha ricevuto un incarico diretto. Se non fossimo sotto la giurisdizione della procura di Cosenza, meglio nota in tutta Italia come porto delle nebbie, saremmo di fronte ad un reato. Ma poiché la procura, sì insomma il porto, è guidato da un magistrato più sputtanato della porta di una chiesa sconsacrata, che ha alle sue dipendenze magistrati ancora più corrotti di lui, tutto passa in cavalleria. 

Ma Rosaria e Domenico Succurro non sono i soli cug(g)ini di questa bella storella che vi raccontiamo stamattina. A San Giovanni infatti narrano le gesta di un altro cug(g)ino di Rosaria e Domenico che si chiama Gianluca ed è iscritto al Partito Democratico. Dicono che sia un “emergente”, bontà sua, e fa parte del tragicomico coordinamento provinciale del partito. Tanto “emergente” che alle Regionali dello scorso anno ha fatto parte addirittura della lista del Pd e ha preso anche 1.914 voti classificandosi terzultimo tra i “campioni” del partito più sputtanato d’Italia tra i quali spiccano “intelligenze” del calibro di Mimmo Bevacqua detto Chiù Chiù, Carlo Guccione detto Carletto il maialetto, Giuseppe Giudiceandrea detto il comunista (col culo degli altri) e andando avanti Zagarese da Rossano, Lecce da Spezzano Sila e Nociti da Spezzano Albanese… 
Gianluca Succurro deve comunque la sua fama soprattutto al “coordinamento” della campagna elettorale del Pd a San Giovanni in Fiore. Il partito infatti, con un coraggio leonino, ha affidato proprio a lui il compito di coordinare la formazione delle liste dopo aver designato il fantasmagorico candidato, tale Domenico Lacava. Eppure, lo sapevano tutti, anche il prode Franco Laratta purtroppo, che era (ed è ancora…) il cug(g)ino diretto della candidata a sindaco del centrodestra, Rosaria Succurro appunto. Ma evidentemente le capacità di Gianluca superavano ogni chiacchiericcio sulla sua parentela: che vuoi che sia? E infatti, il Lacava di cui sopra è stato clamorosamente trombato, non è arrivato nemmeno al ballottaggio e Rosaria Succurro, tra le immaginabili “jestime” di suo cug()ino, è diventata sindaca di San Giovanni…

Un vero capolavoro, non c’è che dire. Ma Gianluca Succurro all’epoca non sapeva che sua cug(g)ina Rosaria sarebbe passata alla storia per aver dato un incarico diretto a suo cug(g)ino Domenico, che naturalmente è anche cug(g)ino di Gianluca… che al mercato mio padre comprò… Altro che alla Fiera dell’Est!