L’esercito russo avanza in tutto il territorio ucraino. Kharkiv è ormai definitivamente sotto il controllo russo, Kiev è quasi circondata e l’attacco verso Odessa prosegue anche via mare. Un milione di profughi ha già lasciato il paese. Nel pomeriggio di oggi, 3 marzo, è cominciato il secondo round di colloqui. Prima dell’avvio dei negoziati, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiamato sia il presidente russo, sia quello ucraino. Da Mosca è arrivata la disponibilità a trattare su un cessate il fuoco temporaneo per far uscire dal paese gli stranieri e sgomberare le città. Sul conflitto però, Putin sarebbe stato durissimo: «Gli obiettivi militari saranno completati comunque», avrebbe detto il leader.
16.50 – Zelensky: «Voglio parlare con Putin»
«Se l’Ucraina cade, la Russia prenderà i Paesi Baltici e l’Europa orientale». L’avvertimento arriva dallo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky che torna a parlare in una conferenza stampa in contemporanea ai delicati negoziati in corso tra le due delegazioni. «Un confronto diretto con il presidente russo è l’unico modo per fermare la guerra», ha continuato il presidente ucraino. E ha aggiunto: «La prima squadra di 16mila volontari stranieri sta arrivando nel Paese», ha poi fatto sapere il presidente, «l’Ucraina sta già accogliendo i volontari stranieri che stanno arrivando nel nostro Paese. Questo è solo il primo gruppo».