Quasi di soppiatto, sotto sotto e con la sua proverbiale capacità di mettere sempre d’accordo tutti, a prescindere dal suo schieramento politico, quando si tratta di suoi interessi personali e politici, l’ex garzone di Palla Palla, al secolo Franco Iacucci, sta cercando, di fatto, di distruggere la città di Amantea. Agendo come un rapace avvoltoio che, in una fase di oggettiva difficoltà e di crisi di rappresentanza politica del comune tirrenico, si è avventato sulla preda per succhiarne il sangue. Arrivando fino al traguardo: quello di un referendum pilotato dalla Regione per spaccare in due Amantea e annettere al suo feudo di Aiello Calabro i comuni di Campora, Serra d’Aiello e Cleto. E tutto ciò nel silenzio totale dei rappresentanti di tutti gli schieramenti politici presenti sul territorio.
Iacucci, dopo aver raggranellato i voti degli amanteani in tutte le ultime elezioni, più di 500 voti alle Regionali, ha ora deciso di cancellare, si, proprio cancellare una città per trasformarla in un piccolo paesino, e tutto questo solo per avere più potere contrattuale all’interno del Pd gestito da Madame Fifì e Nicola Adamo, con i quali, per convenienza, ha siglato da un po’ di tempo a questa parte un patto di non belligeranza. Anche se non ha mai smesso, sottobanco, di lavorare per affrancarsi da loro, e quello che segue è la prova di ciò che affermiamo.
Ma veniamo ai fatti, per come ormai li sanno in tanti ad Amantea. E che ognuno può verificare andando sul sito della Regione Calabria nelle pagine della prima commissione.
Alla Regione Calabria nei mesi scorsi è stato presentato, dal prestanome di Iacucci, il corrottissimo Generale Graziano, un progetto di legge per separare la frazione di Campora San Giovanni da Amantea ed unirla a Serra D’Aiello. Ad Amantea veniva dato poco credito all’iniziativa, poiché in un primo tempo nessuno (o quasi) si era accorto del fatto che dietro le quinte, a muovere le fila di tutta questa vicenda, ci fosse proprio Franco Iacucci.
In realtà il progetto vero, che viene pure spiegato chiaramente, dopo una poderosa relazione scientifica, storica ed archeologica sulle origini di Temesa che si perde nella notte dei tempi, tenuta dal Generale Graziano, è quello di creare un nuovo comune, ridimensionando Amantea e mettendo insieme Aiello, Serra D’Aiello, Campora San Giovanni e Cleto, ovvero il nuovo feudo, da cui attingere voti, di Iacucci. Un po’ come sta facendo Putin con l’Ucraina, anche Iacucci sta provando ad allargare i confini di Aiello, da sempre sede del suo regno.
A conferma dell’interesse del Iacucci ad annettere Campora al suo nuovo impero – azione finalizzata a rendersi “autonomo” elettoralmente da Capi i Liuni e Madame Fifì che come si sa ad Amantea sono di “casa” – il suo “innaturale” impegno a seguire la vicenda al punto da partecipare formalmente, con la scusa di sostituire qualche consigliere del suo schieramento, a tutte le sedute della prima commissione che si occupava del “caso”, di cui non fa parte. Una vera e propria strategia di guerra “di espansione” curata nel dettaglio dall’ex garzone di Palla Palla al fine di far passare il progetto di annessione dei tre comuni al suo feudo con l’accordo di centrodestra (da qui la scelta di Graziano come prestanome per presentare la proposta di legge) e centrosinistra, senza mai esporsi più di tanto pubblicamente, lasciando così credere ai tanti che la creazione del suo “nuovo regno” è stata fortemente voluta da tutti.
Neanche l’elezione del nuovo sindaco di Amantea – che non fa parte della sua cricca – è servita per scongiurare il suo disegno e adesso l’ultima chance di chi contrasta questo politicante corrotto è quella di coinvolgere il capo dello stato per bloccare l’iter del referendum (https://www.iacchite.blog/amantea-unita-scrive-a-mattarella-blocchi-il-referendum-pilotato-dalla-regione/). Ci sarebbe da prenderlo a calci (in culo, per carità, senza fargli male per davvero…) e non è detto che prima o poi qualcuno non lo faccia. Anche e soprattutto se il suo disegno – come tutti sanno – si realizzerà. Come dite? Potrebbe scattare una denuncia? Per un calcio in culo? E vabbè, vuol dire che chi lo prenderà a calci – sempre in culo, per carità – si metterà un cappuccio in testa per non farsi riconoscere. Del resto lo sanno tutti che Iacucci è un massone deviato e quindi incappucciato… E come farebbe Iacucci a denunciare un “incappucciato”? Lo caccerebbero dalla massoneria!