Aiello. Lo “sceriffo” Iacucci è nervoso: rischia di perdere il suo feudo e anche il progetto Temesa

Ci dicono che lo sceriffo di Aiello, al secolo Franco Iacucci, è molto nervoso, anche se non lo fa trasparire. Pensava di vincere facile le elezioni con il suo fantoccio Luca Lepore e invece sta incontrando parecchie resistenze. Pensava di aver già vinto la battaglia per annettere in un comune solo Serra, Cleto e Campora e invece s’è scoperto che non è stato manco in grado di interpretare bene la legge tanto da farsi impugnare la delibera per la quale aveva mandato avanti il “cretino” di turno ovvero quella sagoma involontariamente comica del generale Graziano.

Eh sì, dicono che è parecchio nervoso lo sceriffo di Aiello. Talmente nervoso che ha fatto anche la figura del guappo di cartone con Antonio Caputo, il candidato sindaco della lista rivale, che l’ha beccato nella stanza del sindaco a dare ordini. Che tristezza…

Ormai ad Aiello lo sanno tutti: la gente delle case popolari piange ed è tenuta sotto scacco: o voti il mio fantoccio o ti tolgo la casa. Alla gente entra acqua nelle case, la loro condizione economica è molto difficile, e non possono permettersi i lavori. Il cartongesso è gonfiato, si sgretola nei piatti in cui cenano le persone. Una vergogna assoluta.

E cosa dire delle terre che una volta erano demaniali ed oggi sono passate comunali? Una decina di anni fa, alcune terre sono passate dal demanio alla proprietà comunale. La maggior parte di esse sono prive di documenti, ma nonostante ciò, non appena sono passate di proprietà comunale, non è mai stato interesse del Comune mettere in regola quasi 20 famiglie. Questo perché gli fa comodo e ritorna anzi si aggiorna il mantra: O MI VOTI, O TI ABBATTO LA CASA.
Aiello Calabro è un territorio molto grande a livello geografico. Le famiglie che vivono nelle contrade sono a pezzi. Chi vive il centro sta bene. Ma sono privilegiate 500 persone! Non si da dignità a tutti. Iacucci è il sindaco dei benestanti, non certo del popolo. E mai come quest’anno la gente ha dimostrato che non vuole subire più in silenzio. E il progetto  Temesa, quello dell’annessione dei comuni, potrebbe rivelarsi un boomerang micidiale per lo sceriffo di Aiello.
Sono 30 anni che Campora vuole il comune per se. Gli è stato sempre detto che non era possibile. Guarda caso, ora che c’è lo sceriffo in consiglio regionale, la proposta è stata accettata con un Consiglio di 19 minuti. Questo perché il suo scopo, come tutti sanno, è unire i 3 comuni: Aiello, Cleto e Serra. E pensate che cosa bella se Serra ha anche Campora, e diventa Temesa. Un megacomune per mega finanziamenti, e per mega mangiate. Sai che divertimento!
Quanto alle sue manovre di avvicinamento, le conoscono tutti, ma proprio tutti.
•Nel 2018 si è intromesso nelle elezioni comunali di Serra, sostenendo la candidatura di Antonio Cuglietta, che si opponeva all’amministrazione uscente. Ed il primo schiavo iacucciano è servito.
•Nel 2021 si è intromesso nelle elezioni comunali di Cleto, sostenendo la candidatura di Armando Bossio, che si opponeva all’amministrazione uscente. Ed anche il secondo soldato è stato servito.
Ora, questi due soldatini stanno ai piedi di Franco lo sceriffo. In silenzio. Appoggiandolo in tutto e per tutto. E quando diciamo che si è intromesso nelle elezioni, intendiamo che ha preso parte alle elezioni NELL’OMBRA. Muovendosi lui, sfruttando il suo nome, nelle case delle persone. Ed oggi Aiello potrebbe essere il bivio fondamentale per distruggere questo infimo piano. Anche di più dell’impugnazione della delibera.
Mai come oggi, per il futuro del comprensorio, queste elezioni di Aiello potrebbero essere la speranza per un futuro sano e di onestà. Basta non votare il fantoccio dello sceriffo. Arrassusia.