Cosenza, Amaco. Faisa Cisal: “Basta farse, guardiamo in faccia la realtà: venerdì sciopero”

COMUNICATO

Mentre si preparano all’ennesima azione di sciopero, del 16 settembre 2022, i lavoratori di AMACo restano privi di risposte. E di economie.
A più riprese abbiamo evidenziato come le problematiche che investono i lavoratori della municipalizzata cosentina vengano da lontano, tenuto conto che su talune materie (mancato riconoscimento di buoni pasto, saldo competenze accessorie, ecc.) l’Azienda difetta nei riguardi dei lavoratori da un paio d’anni.
A ciò si aggiunga che sebbene nel periodo Covid è stata destinataria del 100% dei corrispettivi – sebbene il servizio risultava ridottissimo – non ha neppure versato quanto dovuto a titolo di vacanza contrattuale ed ha continuato, inoltre, a fare ricorso, ingiustificatamente, alla cassintegrazione.

Assistere alle farse, da più parti poste in essere, non solo ci delude fortemente, ma ci rende sempre più convinti della bontà delle nostre azioni a tutela di chi costituisce il cuore pulsante dell’Azienda, ossia chi, ogni giorno, si pone alla guida dei mezzi e chi, in ogni altro modo, contribuisce a fare uscire gli autobus.
A parte i dipendenti, non pare ci sia nessuno intento a guardare in faccia la realtà, che non vede sul tavolo alcuna proposta credibile sul rilancio aziendale. Assistiamo, di contro, alle «tirate di giacca» intese a rivendicare crediti sulla quale debenza non si rintraccia nessun atto o documento amministrativo formale, mentre la dirigenza di AMACo – quantomeno nei rapporti con questo Sindacato – si è sostanzialmente affidata al silenzio, ovvero ha espresso posizioni incomprensibili.

Noi ci rifiutiamo di comprendere le dinamiche che si consumano intorno alla condizione nella quale versa AMACo, non intravedendo, da parte di nessuno, un reale impegno nell’accertare i problemi, accettarli e individuarne la soluzione.
Giunti a questo punto, ciò che chiediamo è che la Regione Calabria – in qualità di Committente – disponga ogni utile accertamento sullo stato di AMACo e, interfacciandosi con la società consortile Co.Me.Tra. (quale affidataria dei servizi) individui ed adotti i provvedimenti di propria competenza diretti ad assicurare non solo la mobilità dei cittadini ma, altresì, la garanzia che anche in AMACo siano rispettati tutti i doveri nascenti dalla contrattazione nazionale e da quella decentrata.

Le regole che sottendono ai contratti di servizio risultano difatti chiare e non ammettono, in nessun caso, l’inosservanza da parte del gestore del servizio delle norme contrattuali e legali che regolano il settore. Sempre in tema di norme, risultano poi chiarissime quelle con le quali il Legislatore – ricalcando analoghe previsioni del CCNL – ha indicato quale sia il reale obiettivo sul quale concentrarsi per i lavoratori del TPL, che noi riteniamo essere un principio al quale ispirarsi anche in caso di crisi e al di là delle singole realtà aziendali: la continuità occupazionale dei lavoratori.
È quindi evidente che non servono inutili discussioni intorno a problemi la quale matrice e sussistenza non è stata mai compiutamente provata, ma soluzioni che tutelino il servizio e i lavoratori di AMACo, garantendo continuità occupazionale, serenità lavorativa e certezza dei diritti.

Cosenza, 13 settembre 2022
FAISA – CISAL CALABRIA