TRA SUCCURRO E AMBROGIO LA PEZZA È PEGGIORE DEL BUCO
È proprio vero che due indizi possono costituire una prova: il sindaco di San Giovanni in Fiore ha firmato un decreto di nomina per una consulenza a titolo gratuito a favore di Marco Ambrogio. È un decreto, di fatto, fotocopia di quello che aveva già emanato solo qualche giorno dopo il suo insediamento a presidente dell’amministrazione provinciale. Due atti analoghi che confermano e decretano la scelta di affidare a Marco Ambrogio tutte le competenze proprie del sindaco e del presidente della Provincia. Insomma, due atti che provano quanto sia stato fondato il sospetto che da più parti, nei mesi scorsi, è stato avanzato e cioè che Marco Ambrogio sostituisse nelle sue funzioni Rosaria Succurro nella direzione di entrambi gli enti. Una sorta, dunque, di alterazione dell’esito elettorale: gli elettori hanno scelto un sindaco ed un presidente della Provincia ma ad amministrare è una figura altra e diversa.
Non è banale, però, la domanda del perché il secondo decreto, al contrario di quello della Provincia, sia stato emanato molto tempo dopo la data dell’insediamento del sindaco. Probabilmente, si è pensato così di mettere una toppa alla illegittimità di tutta l’attività amministrativa che Ambrogio, sin dal primo giorno, ha svolto arbitrariamente e abusivamente da estraneo all’amministrazione ed all’organizzazione burocratica comunale in sostituzione del sindaco. Mai come in questo caso, però, la pezza è peggiore del buco. Anzi, è essa stessa rivelatrice del fatto. Si confida, pertanto, che si faccia chiarezza sulle responsabilità e sulla legittimità degli atti e dei procedimenti amministrativi che finora, in assenza di alcuna delega o atto autorizzativo, Ambrogio ha curato e prodotto al Comune di San Giovanni in Fiore per conto del sindaco.
Circolo PD San Giovanni in Fiore è capogruppo in consiglio comunale