Mentre negli ambienti sportivi cosentini si consuma anche quest’anno la solita farsa del presidente “prenditore” che si arricchisce con il Cosenza Calcio sulla pelle e sulla passione di migliaia e migliaia di tifosi, va in scena contemporaneamente anche la farsa del giornalismo piegato a 90 gradi agli interessi del patron.
Ieri sera è sceso in campo uno degli opinionisti “storici” del Cosenza Calcio ovvero Luigi Cosentini, uomo di sport fin da quando era giovanissimo e poi protagonista per quasi 15 anni di una delle trasmissioni che fanno da contorno allo “spettacolo” rossoblù. Cosentini è stato spesso e volentieri “uomo contro” le gestioni della società rossoblù e questa circostanza gli ha creato molti “nemici” soprattutto tra i giornalisti cosentini e sarà stato forse anche per questo che se n’è andato via da quella trasmissione che lo aveva reso noto al grande pubblico. Per questa stagione, tuttavia, aveva deciso di ritornare in pista con un progetto nel quale aveva coinvolto Giuseppe Milicchio, giornalista cosentino di lungo corso, che ha fatto la storia delle radio e delle televisioni private cosentine dagli anni Ottanta a oggi.
Milicchio e Cosentini hanno animato per alcuni mesi la trasmissione “I fatti del calcio” sull’emittente RTI della famiglia De Pietro, nel corso della quale si trattava del Cosenza Calcio e del suo ennesimo campionato di sofferenza. Ieri sera attraverso una diretta su FB abbiamo appreso da Cosentini che il rapporto con Milicchio si è concluso in maniera burrascosa. Milicchio ha motivato con un messaggio la sua decisione all’ex amico: “… Per ottenere obiettivi bisogna riflettere e rimodulare, ognuno il proprio ruolo e una linea editoriale condivisa. Non si può andare a ruota libera”.
“La verità – ha detto Cosentini nella sua diretta FB – è che la mia presenza dava fastidio per il modo coraggioso di esprimere la mia opinione sul Cosenza Calcio e sul presidente Guarascio. Il mio modo di fare l’opinionista dava fastidio. Ho messo sempre la mia faccia senza nascondermi e ho creduto in un amico dopo avergli ridato la mia fiducia a distanza di tempo. Ma mi sono sbagliato perché è del tutto evidente che a Milicchio è stato promesso qualcosa forse direttamente dal presidente Guarascio e così, in maniera vigliacca, prima non mi ha risposto per giorni al telefono e poi mi ha liquidato con un messaggio…”.
Sarà il tempo, sempre galantuomo, a dirci se veramente la “linea editoriale” di Milicchio e della rete che lo ospita cambierà o meno.