Paola. Fratelli D’Italia ordina, Politano esegue e Mirafiori tentenna
Torniamo a parlare di quello che sta succedendo a Paola, città nota per aver dato i propri natali a San Francesco. La nuova era (per i caggi) di Giovanni Politano fa acqua da tutte le parti ed esistono già i primi segnali di cedimento della maggioranza più assurda d’Italia tra il Partito Democratico di Grazianeddu Di Natale e Fratelli di festicciola, Sbano che rubano il metano e Logatto de Morronis.
Stefania Mirafiori potrebbe dimettersi. Vicende politiche? Pare di no. La bella assessora del comune di Paola sfoglia la Margherita e potrebbe dimettersi per motivi personali. A Paola tutti sanno come stanno le cose, ma non sta certo a noi raccontarle, considerato il livello. Ma le dimissioni di Stefania Mirafiori non sono l’unico problema dei Politanos.
La faida tra Pd e Fdi è sempre più grande ed accentuata. In settimana sulla stampa di regime è apparsa una nota stampa del sindaco bamboccio che invitava Grazianeddu ad unire le forze sulla battaglia (ccuri cazzi) per la possibile riapertura dell’emodinamica sull’ospedale di Paola.
Che l’emodinamica pubblica sia utile lo sanno anche le pietre, ma è diventata il pomo della discordia della peggiore politica. Il neo onorevole Sabrina Mannarino, che come portaborse alla Regione Calabria ha quel fenomeno di Ivanuzz Ollio u pasticcier cerca visibilità e sta scimmiottando Di Natale (pensa te) nel suo impegno farlocco sulla sanità. Di Natale ha esperienza ed ha giocato d’anticipo lanciando una raccolta firme alla quale ha preso parte il sindaco. Politano è stato beccato da Fdi e ha subito rallentato Di Natale con una tragicomica nota stampa.
La frattura tra i gruppi appare evidente. Ogni giorno il comune di Paola elargisce incarichi ai lecchini di Sbano. A Toni “La Piovra” Trotta, beneficiario di 8500 euro per due ore di evento, sono stati affidate altre polpette per un valore totale che supera i trentamila euro, così come agli avvocati, ai commercialisti e ai consulenti, tutti di chiara matrice meloniana. Di Natale ha perso Maria Rosaria Città, impossibilitata persino ad andare in comune a causa del lavoro (sembrerebbe che fa la postina tra Bonifati e Sangineto) e non si dimette per sfregio (che livello la politica paolana…) e gli restano fedeli solo i consiglieri Minervino e Sciabola.
E pure il Pirillone, ridicolo, ha iniziato a tirare i remi in barca perché ormai ha capito l’aria che tira.
Le manovre sono già iniziate e la poltrona di Politano traballa dopo neanche dodici mesi di mandato elettorale.
Povera politica a Paola…un tempo fatta da politici di spessore, oggi da quattro pappagalli che cantavano l’inizio di una nuova era.