“Ama Mendicino chi la conosce non chi la annienta per mire personali”

AMA MENDICINO CHI LA CONOSCE
NON CHI LA VUOLE ANNIENTARE PER MIRE PERSONALI E INCAPACITA’ POLITICA

di Luciano Luciani

Mendicino….come tanti piccoli comuni preurbani….verso un destino di difficoltà
Se non si conosce la realtà è difficile poter pensare a riportare su un territorio un minimo di vivibilità e di opportunità-
Mendicino dal 1980 ha iniziato una sua trasformazione, che è figlia di tutti gli amministratori locali che nel tempo si sono succeduti.
L’unica politica che portava dei risultati immediati era quella edilizia, si lottizzavano sempre maggiori porzioni di terre, si rendeva cosi indisponibile per sempre la vera ricchezza di una comunità, che è il territorio.

Ancora oggi basta passare sulla strada provinciale, per vedere già da contrada Pasquali le nuove lottizzazioni in corso sia dietro la benzina e poi salendo nei pressi dello svincolo di S. Bartolo.
Mendicino cosi si trasforma, sino ad avere il volto che oggi conosciamo, e il titolo di città.
Le antiche origini che provengono da un’agricoltura diversificata e da un allevamento essenziale vengono quasi dimenticate; la gente semplice e genuina, attaccate alle proprie cose e alle antiche tradizioni, con un solido senso della famiglia, dei valori e dei principi saldi che hanno dato uomini e donne di grande creatività e talento, sono ormai un ricordo quasi trapassato o per di più si continua ad alienarli poiché sinonimo di povertà e arretratezza.

Nella realtà, per chi come me gira in lungo e in largo la realtà Calabrese, vede che la vera ricchezza non solo materiale, ma anche di valori e di serenità, è dove il territorio è rimasto rurale, mentre le povertà e il mal vivere si addensano nelle periferie urbane come Mendicino.
Quelli che erano, tra i Pasquali e le contrade Tivolille sino a S. Bartolo, ficheti e oliveti, vengono sostituiti case e cemento
Quelli che erano, a Rizzuto o a terre Donniche, terrazzamenti di terreni resi piani da muretti di pietre trasportate e incastrate da intere famiglie più di 150 anni fa adesso vedono la crescita di roveti, che salgono sugli alberi d’olivo ormai secolari che restano incolti e destinati a una lenta morte.
Quelli che erano i boschi di maestosi e curati castagni, innestati con tecniche antiche non presenti in nessun manuale, stanno soffrendo e rischiano di sparire.
Le accessibili e intrecciate mulattiere vicinali e comunali sono ormai scomparse e importanti fabbricati rurali testimoni del passato sono in rovina
La politica urbanistica ha avuto questo risultato; Il territorio ormai perso per sempre come ricchezza collettiva e di comunità

Le politiche sociali non sono riusciti a aggregare la cittadinanza e non riescono a arginare il disagio a causa della scarsità dei fondi che vengono impiegati a mantenere l’area periferica urbana (viabilità, illuminazione, spazzatura, servizio idrico).
Ma il capitolo dolente è l’allontanamento delle risorse umane, che sono quelle persone di capacità che vengono allontanate per far posto ad altri che magari riescono a avere più consenso, con varie tecniche seduttive, ma nella realtà non hanno la competenza specifica di amministrare politicamente un territorio, che è cosa diversa di amministrare una Comune come gestione.

Sarà difficile ricomporre questo quadro, non vedo perché una persona capace veramente che ha il suo lavoro, dovrebbe venire a spendersi per la sua comunità, ricevendone in cambio offese e denigrazioni da parte di quelli che temono di perdere la visibilità e da parte di quei cittadini che vivono la loro esistenza nel costante chiedere regalie e furbeschi privilegi a quei politici meno preparati che per sopravvivere devono spostare il campo di azione non sulla competenza e capacità, ma sulla cattiveria.

Speranze… mi dispiace dirlo..nessuna sino a quando la gente per bene non alza la voce e difende le cose giuste. Comunque… è solo per fare una previsione… onde evitare cattive interpretazioni va da sè… per me potete fare quello che vi pare…..è giusto che i giovani che devono farsi una vita prendano il destino nelle mani e costruiscono un futuro… che nessuno gli darà mai… o lo prendete con la forza o …lo scoprirete vivendo.