Gent.mo Direttore
ho letto che si è occupato anche lei in un trafiletto degli avvisi di mobilità in corso del Consiglio Regionale della Calabria pertanto ho deciso di scrivere pure a lei.
Le chiedo al riguardo di voler approfondire il motivo per cui il consiglio ha preferito blindare la partecipazione a coloro i quali con tanta “fortuna” sono riusciti ad avere il nulla osta preventivo da parte del loro ente.
Chi scrive è funzionario-EQ di un’amministrazione che invece lo ha negato. Siamo un gruppo di dipendenti pubblici esclusi che ha tentato in tutti i modi di fare eliminare tale pre-requisito ma ovviamente senza esito.
Io in primis sono stata portavoce in incontri, telefonate, email a tutti gli stakeholders interessati persino con la stampa, idem gli altri ma non siamo riusciti a sbloccare la situazione. La risposta dei politici è stata sempre che si tratta di atti gestionali di competenza degli uffici e loro non possono fare nulla per poi invece sentire dalla bocca del Segretario generale che la scelta è stata dell’organo politico. Nessuno si assume la paternità.
Negli avvisi degli anni precedenti, ancora fino al 2022, tale condicio sine qua non era inesistente mentre è apparsa magicamente nei 3 avvisi del 2023. La politica dovrebbe includere invece qui esclude e non tutti abbiamo gli stessi diritti.
Abbiamo solo chiesto di avere l’opportunità di partecipare e giocarci la partita anche con la consapevolezza di inseguire una chimera vista l’esiguità dei posti (già solo noi siamo più del doppio… ).
Scrivo a lei quanto già detto alle altre testate: nessuno di noi può mettere il nome per evitare possibili ritorsioni professionali per cui la prego di non divulgare l’identità.
Concludo precisando ad onor del vero che nessuno di noi crede siano procedure pilotate anche perché i cv non possono mentire ed hanno prorogato i termini di 10 giorni perché hanno ricevuto poche domande di partecipazione come dichiarato dalla stessa SG (se ci fossero già i nomi stabiliti questa proroga non avrebbe avuto senso!!??) e poi chi scrive ha partecipato a sei concorsi pubblici per entrare nella PA arrivando sempre prima senza alcun santo in paradiso ma solo per merito per cui a mio modo di vedere credo invece si tratti di incompetenza, miopia amministrativa ed assenza di giustizia sociale da parte di chi ci amministra. Ma sono pronta a ricredermi.
La ringrazio per quanto potrà fare per darci una mano per fare annullare gli avvisi de quo.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti