Corruzione all’Aterp di Crotone. Il commissario Mascherpa al servizio della paranza: il bando truccato per Giannetto Mazzei

La penetrazione massomafiosa nell’ ATERP Calabria, distretto di Crotone è uno dei “pezzi forti” dell’inchiesta della Dda di Catanzaro. Mario Oliverio, il suo segretario particolare Giancarlo Devona e il solito Enzo Sculco incidono in maniera determinante sulla designazione a direttore generale di Ambrogio Mascherpa, cosentino, persona di fiducia di Oliverio e in precedenza commissario straordinario de! predetto ente all’epoca in cui faceva parte delle “truppe cammellate” di Pino Gentile, della famiglia dei Cinghiali di Cosenza ma perfettamente sovrapponibile anche a quelle di Palla Palla. Che fanno parte delle stesse logge di riferimento.

Ovviamente le ingerenze di Oliverio – spalleggiato alla grande da Nicola Adamo e Sebi Romeo, suoi degni compari – si allargano anche all’indicazione di professionisti, loro graditi, per l’espletamento di incarichi per canto di ATERP, quale quello relativo all’accatastamento di immobili di edilizia popolari nell’area crotonese, Ira cui MEGNA Antonio, che, successivamente alla sua nomina, avrebbe fatto la campagna elettorale per SCULCO Flora nel mese di gennaio 2020.

Idem come sopra per la infiltrazione in appalti pubblici, attraverso affidamenti a imprese gradite a DEVONA Giancarlo (EREDI FRATELL! MAZZEI in particolare), assicurati dal MASCHERPA e da SANTILLI Nicola, dirigente dell’Aterp, alla FABITECH, tramite ii SANTILLI.

LA TURBATIVA DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA SCELTA
DELL’IMMOBILE DA LOCARE COME SEDE ATERP

MASCHERPA Ambrogio è partecipe a tutti gli effetti del comitato d’affari di Sculco e Oliverio. Commissario straordinario e poi Direttore generale di ATERP Calabria, è soggetto fiduciario di OLIVERIO e si metteva a totale disposizione di SCULCO Vincenzo e DEVONA Giancarlo, per consentire loro ii controllo sugli appalti e sulle nomine nell’Aterp Calabria, nel distretto di Crotone.

L’inchiesta si sofferma a lungo sull’appalto bandito dall’ ATERP Calabria con avviso pubblico, in data 24/01/2018, allegato alla delibera n. 39, per la ricerca di un immobile da locare da destinare a sede del Distretto di Crotone dell’ ATERP Calabria, posto che l’attuale sede non era idonea, e stabilendosi 15 punti cui attenersi, segnatamente
Ubicazione; Consistenza dimensionale minima complessiva; Caratteristiche funzionali; Requisiti tecnici specifici; Criteri di selezione e scelta; Durata de! contralto; A vvertenze; Soggetti legittimati a presentare le offerte di locazione di immobili; Requisiti di partecipazione; Pubblicità, informazioni e chiarimenti; Modalità di presentazione delle offerte; Apertura dei Plichi e verifica della documentazione amministrativa; Apertura delle buste contenenti l’offerta tecnico-organizzativa e l’offerta economica e valutazione delle offerte; Punteggio di valutazione tecnica; Punteggio valutazione economica.

Si prevedevano, in particolare, criteri stringenti per la validità della offerta, segnatamente, al punto 4), Requisiti tecnici specifici, a pena di esclusione dall’offerta, quali: la destinazione dell’immobile ad uso “ufficio pubblico” (cat. Catastale B/4) in conformità alle prescrizioni dello strumento urbanistico vigente; la rispondenza dei solai ai requisiti di legge in termini di sovraccarico; che !’immobile fosse ristrutturato e conforme alla disciplina vigente nelle materie di edilizia antisismica, di urbanistica, di igiene e sanità, di eliminazione delle barriere architettoniche, di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nonch~ alle regale tecniche di prevenzione degli incendi per gli uffici…

Stabilendosi che la domanda, con le tre buste (documentazione amministrativa – busta A, offerta tecnica – busta B e offerta economica – busta C), dovesse essere depositata «entro le ore 12:00 del 13/04/2018» all’ATERP Calabria Cittadella Regionale – viale Europa – localit~ Germaneto» a Catanzaro,

Ma ecco i protagonisti che si affiancano a Mascherpa in questa storia.

In primis MAZZEI Giovanni, detto Giannetto, soggetto titolare della EREDI FRATELLI MAZZEI SRL, partecipante alla procedura in parola, e in quanto tale, istigatore delle condotte dei pubblici ufficiali,
MAZZEI Salvatore, nipote del Giovanni, tra l’altro marito di Isabella Secreto, attualmente assessore al Comune di Crotone e costretta alle dimissioni dopo l’inchiesta. Anche Salvatore Mazzei era interessato alla procedura in parola e istigatore delle condotte dei pubblici ufficiali.
DEVONA Giancarlo- segretario particolare dell’allora Presidente della giunta regionale Mario OLIVERIO -, estensore di fatto del progetto allegato alla offerta della EREDI MAZZEI, S.r.l., e quindi istigatore della condotta dei pubblici ufficiali preposti alla gara,
LARATTA Artemio, istigatore della condotta dei pubblici ufficiali, in quanto anch’egli interessato dai lavori in parola, dovendo effettuare interventi edilizi sull’immobile della società EREDI MAZZEI SRL.
SANTILLI Nicola, dirigente del Servizio Tecnico del Distretto di Crotone – ATERP Regionale e nominato RUP…
MASCHERPA Ambrogio, commissario straordinario dell’ ATERP Calabria,
REDENTE, Giuseppe, CRIACO Bonaventura e TREMOLITI Giuseppe, quali membri della commissione giudicatrice, nominati con decreto 65 de! 20 aprile 2018.
COLOSIMO Ferruccio, istigatore della condotta dei pubblici ufficiali avendo concorso ad elaborare ii progetto.

Tra questi personaggi vengono presi accordi collusivi, intervenuti, a partire dal 23 marzo 2018, tra SANTILLI, LARATTA e DEVONA, i quali concertavano un sopralluogo – poi effettuato ii 24 marzo successivo – presso !’immobile di proprietà della EREDI MAZZEI, e ubicato in Via Aquabona, 3, Crotone, in data 26 marzo 2018, allorquando DEVONA Giancarlo – specificando che !’immobile da offrire era di <<MAZZEI Giannetto>> – chiedeva al SANTILLI un ulteriore incontro per avere delucidazioni sul contenuto del progetto da presentare, incontro tenutosi in pari data, nel corso de! quale ii DEVONA, dopo avere esplicitato al SANTILLI la circostanza per cui l’immobile non era ultimato, veniva rassicurato sul contenuto sostanziale della dichiarazione da forrnularsi nella offerta, segnatamente che !’immobile era disponibile, cosi tacendo la circostanza per cui lo stesso non era pronto, dissimulando le mancanze come porzioni suscettibili di mere modifiche (in ta! guisa permettendo a DEVONA, LARATTA, COLOSIMO, di concerto con i MAZZEI, di confezionare gli atti progettuali da allegare alla domanda di partecipazione, in modo da evitare la automatica esclusione della domanda).

In data 10 aprile 2018, DEVONA, di concerto con MAZZEI Salvatore, si incontrava con SANTILLI per fargli visionare preventivamente la documentazione da depositare, e in data 18 aprile 2018, dopo ii deposito della offerta, DEVONA Giancarlo, LARATTA Artemio, SANTILLI Nicola si incontravano in regione, discutendo in ordine alte terne giudicatrici che di ll a poco sarebbero state nominate per valutare i progetti.

In data 25 maggio 2018, SANTILLI informava LARATTA di un sopralluogo che di lì a breve sarebbe stato effettuato (segnatamente per il 4.6.2018), da parte della commissione composta dall’ing. BERARDI Concetta, CRIACO Bonaventura, REDENTE Giuseppe e dal SANTILLI medesimo, ii cui esito veniva partecipato dal MASCHERPA al DEVONA in data 11 giugno 2018, altorquando ii primo lamentava che l’immobile offerto, contrariamente a quanto rappresentato in atti, era allo stato rustico, in quanto non rispondente alle prescrizioni del punto 4 della legge di gara…

– il che avrebbe fatto prevalere l’offerta delta impresa MAGICLEM SAS Agricola immobiliare ­inducendo cosi DEVONA a fare pressioni, tramite il MASCHERPA, sulla commissione giudicatrice perché valutasse, in ogni caso, migliore l’offerta della EREDI MAZZEI SRL, intervento questo andato a buon fine, poiché i membri delta commissione giudicatrice REDENTE, Giuseppe, CRIACO Bonaventura e TREMOLITI Giuseppe attribuivano ii miglior punteggio alla offerta tecnica della EREDI MAZZEI SRL (n. 48,96), come si desume dal verbale del 2 luglio redatto dalla commissione di gara, che prendeva atto delle valutazioni delta commissione giudicatrice…

Quindi dopo che la società MAGI CLEM Sas, in data 4 luglio 2017, con PEC trasmessa dal procuratore speciale, formulava osservazioni, CRIACO e SANTILLI, unitamente al MASCHERPA, concertavano la opportunità, in luogo di annullare in sede di autotutela la gara, in ragione delle evidenti irregolarità (che avrebbero potuto essere lette come ammissioni di responsabilità), di proseguire nella procedura di gara nominando una commissione tecnica per valutare la congruità economica della offerta, ii che dava luogo a una ulteriore sessione di gara, in data 20 luglio 2018, il cui verbale dava atto che era stata erroneamente proposta quale migliore offerta quella della EREDI MAZZEI SRL, senza avere ottemperato al punto 7 dell’avviso, cosi subordinando la aggiudicazione a un ulteriore scrutinio delle offerte da parte di una apposita commissione tecnica composta dal dr. DONATO Aldo Roberto e dall’ing. FILICE Ernesto, ii cui risultato veniva proclamato in data 18/11/2018, con aggiudicazione da parte di COLORIFICIO CALABRO SCARAMUZZINO sas mentre veniva ritenuta non congrua l’offerta di EREDf MAZZEI SRL, salvo poi intervenire annullamento della gara, in sede di autotutela, per asserite presentate osservazioni da parte di ditte partecipanti (rif. deliberazione 1021 del 14 novembre 2018)… 

Con queste condotte, veniva turbata la procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione della migliore offerta per la locazione dell’immobile da adibire a sede dell’ATERP distretto di Crotone, fatti aggravati dalla presenza di persone preposte alla procedura ad evidenza pubblica circostanza nota ai correi, nonché dalla volontà di favorire la ‘ndrangheta, in particolare gli interessi economici delle cosche PAPANICIARE cui ii LARATTA e MAZZEI Giovanni erano legati.

“Le vicende relative alla gara indetta per l’individuazione di un immobile da locare come sede dell’ATERP di Crotone costituiscono l’ennesima riprova di come ii sottobosco della politica crotonese si muova in maniera sinergica per indirizzare le scelte dell’amministrazione pubblica e per piegare ai propri biechi interessi personali e politici gli appalti e le gare pubbliche.
La ricostruzione fattuale degli accadimenti, anche in questo caso è stata resa possibile solo grazie all’ampio ed inequivoco compendio intercettivo, che ha consentito di fornire l’esatta chiave di lettura dei comportamenti sottesi all’adozione di atti amministrativi solo nell’apparenza dotati del crisma della legalità”.

“La richiesta de! pubblico ministero ripercorre adeguatamente i passaggi amministrativi adottati dal commissario straordinario dell’ente nel momento in cui si si palesa l’esigenza per l’Aterp di dotarsi di un immobile da destinare a sede del distretto di Crotone (in realtà l’Aterp Crotone aveva già nel suo patrimonio un immobile da destinare a sede, sicché non vi era alcuna necessità di avviare le procedure di avviso pubblico per ii reperimento del locale)”.

In ogni caso veniva disposto ed approvato un avviso pubblico, a firma del commissario straordinario Mascherpa Ambrogio, per la manifestazione di interesse finalizzata alla ricerca di un immobile da destinare a sede de! distretto di Crotone dell’ Aterp Calabria, nominandosi quale Rup l’ing. Santilli Nicola e prevedendosi diversi rigorosi requisiti per la partecipazione utile alla gara.

Dopo la nomina della commissione aggiudicatrice, veniva svolta la seduta per la valutazione delle offerte pervenute che certificava la ricezione di cinque proposte tulle ammesse alla fase successiva.

In particolare le ditte offerenti venivano identificate in: Eredi Mazzei srl, Musco Michele e figli (per immobile via IV Novembre), Musco Michele e figli (per immobile via Saffo), Colorificio Calabro Scaramuzzino sas e Magiclem sas.
Nella successiva seduta del 2.7.2018, si procedeva alla valutazione tecnica delle offerte all’esito della quale la commissione dava atto che la migliore offerta era quella presentata dalla Eredi Mazzei srl.

Su tale decisione, tuttavia, si innestavano nell’immediato alcune problematiche, intanto perché era risultato necessario sottoporre a perizia estimativa la congruità del canone offerto e, comunque anche per effetto di alcune osservazioni espresse da altro partecipante alla gara.
Ed effettivamente, ii successivo 12 novembre la commissione di gara era costretta a prendere alto della non congruità dell’offerta della Eredi Mazzei srl che veniva quindi esclusa a favore della ditta Colorificio, mentre il successivo 18 novembre la gara veniva definitivamente annullata dal commissario straordinario, proprio in ragione delle osservazioni che erano state presentate da parte delle altre ditte concorrenti.

La chiave di lettura della vicenda ancora una volta verrà fornita dal compendio intercettivo dal quale emergerà che le irregolarità formali già palesate dagli atti amministrativi intervenuti, erano finalizzate a turbare la procedura di gara ed a favorire l’assegnazione in favore della ditta Eredi Mazzei.

La prima conversazione di rilievo interveniva in data 28.3.2018 allorquando Laratta Artemio, De Vona Giancarlo e Colosimo Ferruccio interloquendo con Mazzei Giovanni, discutevano proprio della gara e dei vantaggi che se ne sarebbero potuti trarre, attesa la durata del contralto cd ii canone mensile che sarebbe stato fissato in 3.000 curo mensili.
Il tenore della conversazione, infatti, non lascia alcun dubbio circa ii fatto che i parlatori facessero riferimento alla gara da poco bandita, preoccupandosi anche di individuare l’offerta pi~ congrua con un ribasso che gli consentisse di aggiudicarsi la gara.
A distanza di due giomi il De Vona e Laratta si recavano a fare un sopralluogo all’immobile e nel corso della conversazione emergeva il primo serio profilo di criticità, ovvero la circostanza che l’immobile non fosse ancora ultimato (“…tu mi devi fare due piani… ah ma ancora deve essere flnito?”),

Tale circostanza, peraltro, verrà anche confermata dai sopralluoghi effettuati dalla polizia giudiziaria, in data 29.3.2018 e 14.4.2018, nel corso dei quali veniva identificato !’immobile accertandosi che si trattava di un palazzo ancora in rifinizione, mancante di alcuni infissi ed intonaco e con la presenza di una gru ed una recinzione di cantiere.

Al primo sopralluogo ne seguiva un altro in data 24.3.2018, al quale prendevano parte, oltre al Laratta ed al De Vona, anche il Mazzei Salvatore in qualità di delegato dallo zio Giovanni, nonché l’ing. Santilli, ovvero ii Dirigente Aterp, nominato RUP proprio per la gara in corso.
Dopo tale sopralluogo il De Vona ed il Santilli si incontravano per discutere i dettagli ed anche le problematiche che si erano palesate nel corso della visita all’immobile.
In particolare nel corso del colloquio, a fronte delle criticità rilevate dallo stesso De Vona circa ii fatto che l’immobile non fosse ultimato – e che non lo sarebbe stato neanche per l’inizio della gara fissato per il prossimo 14 ottobre, come previsto dal bando — (“…ma l’edificio deve essere già pronto adesso?….ma se adesso non è pronto, che dichiara uno?) – il Santilli forniva le indicazioni necessarie per superare tali problematiche, suggerendo di attestare (falsamente) che l’immobile era ultimato e che gli eventuali lavori da svolgere potevano essere qualificati come semplici modifiche (“…..innanzitutto dichiara che l’edificio è disponibile… tu non devi dire, non devi dire che non è pronto….di che è pronto……che se ci fossero eventualmente necessità di modifica …e noi li mettiamo come modifiche …..adopra il bando come un canovaccio, rispetto al quale proporre le cose …. “).

Ed il De Vona, rassicurato dai consiglio del Santilli, esplicitava ii motivo del suo interesse per la vicenda, essendosi impegnato con gli amici per consentirgli una proficua partecipazione alla gara garantendo l’assegnazione sicura (“quando faccio partecipare amici…io sono preciso…domani mattina se facesse … dobbiamo stare tranquilli capito?), trovando l’assoluta accondiscendenza de! suo interlocutore (“no per carità di Dio”), al quale infine indicava anche il destinatario finale di tali illecite manovre, ovvero Giannetto Mazzei.

Del resto, ii ruolo del Santilli emergeva anche nei passaggi successivi che davano conto di come questi fonisse anche ulteriori suggerimenti, proprio al line di rispettare i profili formali della gara ed evitare di introdurre elementi di inammissibilità.
Nondimeno, lo stesso Santilli concordava con De Vona e Laratta anche la rosa dei nominativi da inserire nella commissione aggiudicatrice, in modo da individuare soggetti vicini a loro (”fai tu fai tu… …mettici chi cazzo vuoi tu”). Al contempo, sempre il Santilli, nel corso di una successiva conversazione intervenuta in data 25.5.2018, si premurava di avvisare preventivamente il Laratta dei sopralluoghi che la commissione avrebbe svolto per verificare l’idoneità dell’immobile proposto.

L’attività aveva poi effettivamente luogo in data 4.6.2018, precedute da telefonate di concertazione con il Santilli che partecipava personalmente al sopralluogo unitamente ai membri della commissione aggiudicatrice (Ing. Berardi, arch. Criaco e arch. Redente) ed al proprietario dell’immobile (Mazzei Giovanni).

Nonostante le rassicurazioni de! Santilli in ordine all’esito de! sopralluogo, tuttavia, le criticità circa le condizioni dell’immobile avevano sollevato le perplessità della commissione, come emergeva da un successivo colloquio intercorso tra il De Vona e Mascherpa Ambrogio, il quale lo metteva al corrente de! fato che era stato sollevato ii problema della non ultimazione dei lavori, tanto che ii Mascherpa stesso sapeva già quale fosse l’immobile tecnicamente idoneo, ovvero quello della ditta Giglio (” .• allora vedi che stanno concludendo la parte tecnica Giancarlo…..ma qua e un rustico….Eredi mazzei è un rustico….dentro non c’è pavimento, non ci sono scale…..non puoi arrivare primo al tecnico…perché avevamo scritto che dovevano essere idonei…significa che era pronto…quello che è primo tecnicamente è un certo Giglio…”).

Nonostante l’esito non brillante del sopralluogo, ii De Vona non demordeva e in un successivo incontro con Laratta, dopo aver stigmatizzato ii comportamento del Santilli per non essere stato adeguatamente incisivo in sede di sopralluogo (“….non ha fatto, non ha detto un cazzo quel giorno…..quello gli doveva dire: non vi preoccupate che entro un mese si risolve tutto…hai capito?), faceva comunque capire di essere intervenuto positivamente sul Mascherpa che si era impegnato a risolvere la situazione (“ora ha dovuto correggere il tiro…..no ma ora ti ha detto che stiamo risolvendo…”).

La conferma de! positivo intervento operato dal Mascherpa emergerà, infatti, dal tenore di due successive conversazioni.
Nella prima, intercorsa in data 17 giugno, De Vona si incontrava con Mazzei Giovanni e lo metteva a conoscenza del buon esito del sopralluogo, esortandolo, al contempo, ad accelerare le operazioni di ultimazione dell’immobile avvalendosi della collaborazione del nipote Salvatore ed anche degli operai che Laratta gli avrebbe messo a disposizione.

Nella seconda, intercorsa il 18 giugno tra Santilli ed un membro della commissione, rag. Tremoliti, questi si lamentava del fatto che fosse stato costretto a firmare il verbale, nonostante l’immobile non fosse confacente agli standard di gara, essendo stato peraltro rassicurato che lo stesso sarebbe stato completato entro 60 giorni (“…mi hanno preso di sorpresa, se no gli facevo una lettera e gli dicevo che non sono competente….mi hanno fatto vedere delle fotografie che avete fatto quel giorno … ma li dentro non c’è niente…puoi mettere il punteggio senza che c’è niente?….lui ha detto che entro 60 giorni deve darci tutto quanto completo per come gli ha messo nel punteggio che ha scritto lui…”).

Infine, in data 2 luglio, la commissione si riuniva e dava canto degli esiti della valutazione, aggiudicando la gara alla Eredi Mazzei che veniva considerata la migliore offerta, sia dal punto di vista economico, sia soprattutto dal punto di vista tecnico, con un punteggio pari a 48,96 punti, superiore quasi ii doppio di quello attribuito alla ditta Giglio, valutato con 24,65 punti).

La vicenda, tuttavia, subiva successive complicazioni per effetto di alcune osservazioni sollevate dagli altri partecipanti alla gara, in particolare dal legale della ditta Giglio, che aveva creato diverse preoccupazioni tra i protagonisti, al punto che alla fine la procedura verrà definitivamente annullata in autotutela dallo stesso Mascherpa.

lnfatti in data 4 luglio il Santilli contattava Mascherpa palesandogli le sue preoccupazioni per la piega che avevano preso gli avvenimenti, invitandolo ad un incontro per la risoluzione delle problematiche (…volevo dire, per favore, lunedi ci vediamo che c’è un po’ di casino …e guarda che c’è il problema a Crotone con il bando della sede…vabbè poi…per telefono, per telefono è difficile dire, è lungo…poi lunedi mattina”).

Si erano accorti, infatti, che oltre al problema dell’idoneità tecnica, non avevano tenuto in conto ii fatto che, ai sensi di quanto previsto al punto 7) del bando, avrebbero dovuto sottoporre ii canone di locazione offerto dalla Mazzei ad una perizia estimativa che ne stabilisse la congruità.
Per questi motivi ii Santilli era propenso a revocare in autotutela l’intera gara, provocando ii disappunto di Criaco, altro componente della commissione che temeva che in questo modo avrebbero palesato i loro profili di responsabilità per le irregolarità riscontrate nella procedura di gara.

In altra conversazione, intercorsa tra Mazzei e De Vona, entrambi commentavano le notizie apprese da Mascherpa che li aveva messi al corrente circa il contenuto delle osservazioni avanzate dalla ditta Giglio e che riguardavano sia la congruità del canone che l’inadeguatezza dell’immobile (…”ha fatto una lettera…perché dice che i prezzi..il prezzo che abbiamo fatto noi non è conforme per la….poi è andato là, ha fatto le fotografie….è andato… …me lo ha detto Mascherpa il direttore generale”).

La soluzione trovata da Mascherpa, anche lui contrario all’annullamento in autotutela, era quella di nominare una nuova commissione che avrebbe dovuto valutare la congruità dell’offerta della Mazzei, ovviando alle omissioni precedenti, conformando la procedura di gara alle prescrizioni contenute nel bando.

Il successivo 3 ottobre, pertanto, venivano comunicati gli esiti della perizia estimativa che ritenevano non congrua l’offerta formulata da Mazzei, ed ii successivo 12 novembre l’offerta presentata da quella ditta veniva esclusa.
Tuttavia il Mascherpa, nel corso di una conversazione intrattenuta con ii Santilli, manifestava tutto ii suo disappunto per ii fatto che tale delibera fosse stata pubblicata nell’ Albo Pretoria del portale web dell’ente, dichiarando la sua intenzione di annullare l’intera gara.
Ed infatti, con successiva delibera de! 15 novembre a firma dello stesso Mascherpa, veniva disposto l’annullamento della procedura avviata sul presupposto dell’avvenuta presentazione di osservazioni da parte delle ditte partecipanti.

L’esito non favorevole della vicenda, infine, costituiva oggetto di commento nella conversazione intercorsa ii 14 dicembre tra il Mascherpa ed il De Vona che nel frattempo aveva appreso la “brutta notizia”, ovvero il fatto che l’Aterp avesse “scoperto” dell’esistenza di un immobile di proprietà, che rendeva difficile indire una nuova gara.

In tale contesto, peraltro, il De Vona manifestava al suo interlocutore tutta la sua insoddisfazione per l’esito non positivo della vicenda, lamentando ii fatto che Mazzei si era esposto economicamente realizzando i lavori di ultimazione degli immobili, sicché il Mascherpa paventava quale ulteriore possibilità il fatto che il nuovo locale fosse ceduto al Comune, in modo da poter indire una nuova gara per la sede Aterp (“‘ …. e trovami le carte….adoperati a trovarmi le carte e dopodiché noi riapriamo la gara …ehe…se posso andare ad affittarmi il locale con cinquecento… se tu sei sicuro di quello che dici, trovami le carte … perché se quello lo diamo al Comune io nuovamente sono senza sede…capito?). L’ipotesi, tuttavia, veniva accantanata definitivamente in quanto risultava che l’ATERP aveva in proprietà un locale idoneo, sicché tale circostanza non rendeva più possibile la riapertura della gara.

Tale la ricostruzione degli accadimenti, non residuano dubbi in ordine alla configurabilità in termini di gravità indiziaria della condotta contestata ai cinque indagati per i quali è invocata la misura cautelare.
Tutti i passaggi formali della gara relativa all’avviso publico per l’individuazione dell’immobile da destinare a sede Aterp, poi trasfusi nel provvedimento finale di assegnazione in favore della ditta di Mazzei Giovanni, sono risultati solo all’apparenza regolari, in quanto ii compendia intercettivo ha fornito la prova evidente degli accordi collusivi sottesi alla scelta finale.

Non si reputano sussistenti i presupposti della contestata aggravante mafiosa. Ed invero, innanzitutto, manca la prova della finalità agevolatrice: le varie condotte illecite, risultano poste in essere nell’esclusivo interesse e vantaggio degli autori del delitto e partecipi del sodalizio; mentre non sono emersi elementi per ritenere che i proventi illeciti siano confluiti, in tutto o in parte, nelle casse dell’associazione mafiosa.
Le cointerresenze de! Mazzei e del Laratta con ii clan dei papaniciari, i quali secondo le dichiarazioni dei collaboratori, sono imprese di riferimento delle coschc de! comprensorio, sono elemento insufficiente per ricondurre la specifica vicenda agli interessi de! sodalizio, anche in mancanza di coinvolgimento di soggetti diversi da quelli attenzionati.