Sarebbero oltre 100 gli israeliani uccisi nell’attacco di Hamas dalla Striscia.
Lo riferiscono i media locali che citano fonti mediche. Secondo le stessi fonti, i feriti sono arrivati a circa 900 mentre l’ultimo bilancio riferiva di oltre 40 morti e 740 feriti. Sarebbero invece 50 gli israeliani tenuti in ostaggio dai miliziani di Hamas. Lo ha riferito l’emittente israeliana N12 mentre la notizia – che non trova al momento conferme ufficiali – è rilanciata anche da altri media.
Il servizio di soccorso nazionale israeliano afferma che il bilancio delle vittime dell’incursione a sorpresa di Hamas nel sud di Israele è salito a 100. La cifra è stata annunciata da Zaki Heller del servizio paramedico Magen David Adom. Con centinaia di persone ricoverate in condizioni gravi e critiche, il numero è destinato a salire. I militanti di Hamas hanno sparato migliaia di razzi e inviato decine di combattenti nelle città israeliane vicine alla Striscia di Gaza in un attacco a sorpresa senza precedenti, avvenuto sabato mattina presto durante un’importante festività ebraica.
La risposta di Israele si è concretizzata con attacchi lanciati con decine di aerei su Gaza che hanno “colpito 17 compound militari e 4 centri di comando operativi appartenenti all’organizzazione terroristica Hamas” nella Striscia. Almeno 198 persone sono state uccise a Gaza: lo ha dichiarato il ministero della Sanità dell’enclave palestinese, dopo che i militanti di Hamas hanno lanciato una raffica di razzi contro Israele, che ha risposto con attacchi aerei. Il ministero ha dichiarato che fino alle 16:20 (le 14 italiane) ci sono stati “198 martiri e 1.610 feriti con lesioni diverse” nel conflitto. Il governo italiano ha dichiarato di seguire da vicino l’attacco in Israele, condannando “con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso” e dando “sostegno al diritto di Israele a difendersi”. Intanto la premier Meloni ha convocato un vertice con i ministri e i servizi per fare un punto su quanto accaduto nelle ultime ore. Innalzata anche in Italia la vigilanza su obiettivi sensibili israeliani. A Roma, in particolare, rafforzati i presidi di sicurezza nella zona del Ghetto ebraico, con la Sinagoga in primo piano e poi l’ambasciata e le altre residenze diplomatiche.
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid si è offerto di formare un governo congiunto di emergenza. Lo riporta Sky News, secondo cui l’offerta è stata presentata al primo ministro Benjamin Netanyahu. “La nostra gente è stata svegliata dal suono delle sirene, degli spari e delle esplosioni. Gli attacchi missilistici contro civili innocenti sono implacabili. Il mondo intero deve stare dalla parte di Israele mentre ci difendiamo dal terrorismo”, ha affermato Lapid. Netanyahu e gli alti funzionari della sicurezza si sono riuniti oggi per un incontro di emergenza.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terra’ una riunione di emergenza a porte chiuse domani pomeriggio alle 15, le 21 italiane, sulla situazione in Medio Oriente dopo i drammatici attacchi a Israele. Lo comunica il Palazzo di Vetro.
Abu Mazen, Israele ha distrutto il processo di pace
L’Autorità nazionale palestinese torna ad accusare Israele di aver “distrutto il processo di pace”. Lo ha affermato il ministero degli esteri di Abu Mazen in un comunicato rilanciato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Le ragioni della esplosione nella Regione vanno ricercate “nella assenza di una soluzione della questione palestinese per 75 anni, nella continuazione della politica di doppio-standard della comunità internazionale, nel suo silenzio di fronte alle pratiche criminali e razziste delle forze di occupazione israeliane, e nella continuazione della ingiustizia e della oppressione” si legge nella nota.
Il presidente Joe Biden ha telefonato a Benyamin Netanyahu per assicurare che gli Stati Uniti sono al fianco di Israele e sostengono il suo diritto alla difesa. Lo si legge in una nota dell’ufficio del premier israeliano. Netanyahu, la nota, ha ringraziato Biden e ha previsto che, dopo una campagna militare potente e prolungata, Israele avrà il sopravvento. Il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto ad Al Jazeera che il gruppo è pronto per “lo scenario peggiore”: “Tutti gli scenari sono ora possibili e siamo pronti per un’invasione di terra israeliana”, ha affermato, sostenendo che secondo lui, Israele aveva pianificato di lanciare un attacco alla Striscia di Gaza e alla Cisgiordania.
Da questa mattina l’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, dando inizio della ‘Operazione Spade di ferro’ per rispondere all’attacco senza precedenti lanciato da Hamas: l’esercito israeliano ha confermato il lancio di almeno 2200 razzi da Gaza, parlando di combattimenti in sette località. “Cittadini di Israele, siamo in guerra”, ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, riferendo dell’ordine dato all’esercito di richiamare i riservisti e di “rispondere alla guerra con irruenza e un’ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora”. “Il nemico pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo”, ha sottolineato.









