Una maestra è sotto accusa per aver commesso aggressioni fisiche e verbali nei confronti dei bambini di una scuola elementare, rivolgendosi a loro con epiteti offensivi come “stupidi e maiali”.
Attualmente, si sta tenendo il processo a Locri per valutare le azioni della maestra che, nel 2019, è stata oggetto di un’inchiesta avviata a seguito delle denunce presentate dai genitori di alcuni bambini. Questi genitori hanno riferito che i loro figli tornavano a casa dalla scuola raccontando episodi di schiaffi, calci e spinte subite in modo ingiustificato durante le lezioni della maestra.
L’uso di telecamere nascoste in classe ha confermato la presenza di episodi di violenza fisica, aggressioni, e abusi verbali e psicologici. La maestra si è spesso rivolta agli alunni usando espressioni offensive come “stupidi e maiali”. Nel 2019, la maestra è stata sospesa dalla scuola per un periodo di 12 mesi su ordinanza del gip del Tribunale di Locri, su richiesta della locale Procura, e questa sospensione è stata eseguita dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria. Tuttavia, nel 2020, la Corte di Cassazione ha annullato la misura interdittiva di sospensione senza alcuna ulteriore azione.