Due condanne e un’assoluzione nel procedimento relativo all’omicidio dell’innocente operaio idraulico forestale di Paola, Tonino Maiorano. Davanti al Gup distrettuale a Catanzaro Romolo Cascardo e Alessandro Pagano sono stati condannati a 30 anni di carcere. È stato invece assolto “per non aver commesso il fatto” Pietro Lofaro che era difeso dagli avvocati Michele Rizzo e Sabrina Mannarino. I tre erano a processo per rito abbreviato e il pubblico ministero ne aveva chiesto invece il fine pena mai. Le parti civili sono state rappresentate dagli avvocati Pasquale Vaccaro, Giuseppina Torchia e Marco Maiorano.
Giuliano Serpa decise proprio qualche tempo dopo dell’omicidio di Tonino Maiorano di collaborare con la giustizia. Era lui l’obiettivo dei killer. Il terreno sotto i piedi, dopo quell’efferato fatto di sangue gli cominciò a mancare: la paura di essere ammazzato, il rimorso che al suo posto fosse finito un innocente collega operaio forestale. Per l’omicidio Tonino Maiorano oggi si è arrivati ad un’altra sentenza ma non è la prima.
Dall’operazione principale, denominata Tela del Ragno, scattata all’alba del 30 marzo 2012, sono passati 12 anni. Qualcuno dopo il carcere è tornato a piede libero, qualcun altro, dopo avere annusato il profumo della libertà, ci è tornato. Il provvedimento principale che porta la firma di Eugenio Facciolla, prima pm della procura di Paola, poi applicato alla Dda di Catanzaro, si è frammentato in diversi tronconi. Separatamente si è proceduto per l’omicidio Maiorano, per il quale sono stati condannati inizialmente, a suo tempo, il reo confesso Adamo Bruno (9 anni), Gennaro Ditto (ergastolo), Michele Bloise (ergastolo), Pietro Sebastiano Vicchio (30 anni), Antonio Ditto (21 anni), Carmela Gioffrè (21 anni), Maurizio Giordano (9 anni, collaboratore di giustizia). In rito abbreviato erano stati inflitti 30 anni invece a Mario Martello.
Il libro insanguinato che ha interessato per mezzo secolo la città di Paola, oggi non è ancora chiaro perché la Dda sull’omicidio dell’operato forestale Tonino Maiorano ha aperto un nuovo capitolo a luglio del 2022 incriminando altre quattro persone. Due di queste (Pagano e Cascardo) sono state condannate a 30 anni in abbreviato, Lo Faro è stato assolto, per la quarta (Luigi Berlingeri) si procede invece col rito ordinario.