I paolani sono stanchi e non sopportano più gli Sbano che si sentono sempre più i padroni del Comune e la cosa peggiore è che probabilmente hanno anche ragione. Sono spietati, voltagabbana e presuntuosi. Sono gli Sbano che rubano il metano e muovono le fila della “nuova era” di Giovanni Politano.
Checco Sbano, sempre più simile al mitico Lapo Elkann, che trascinò Basilio Ferrari alla sconfitta nel 2017, è il vero sindaco ombra di Paola.
Maria Pia, sua mamma, è il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici e Turismo. Praticamente… un sindaco aggiunto.
Insieme a loro bazzicano in comune anche Lucio, il patriarca. che addirittura prende incarichi da 3500 euro all’anno e persino Davide…
A Paola nessuno li sopporta, anzi… ma sono tutti proni nei loro confronti perché sono potenti e vendicativi.
Così mentre Paola è alla deriva, con un comune sull’orlo del dissesto, con le tasse alle stelle, loro trovano il metodo di dispensare incarichi a destra e a manca agli amici degli amici, tipo Costantino Marzullo avvocato acchiappacause al Comune di Paola (come dimostra l’albo pretorio) o Toni ascella pezzata, la piovra che arraffa incarichi su eventi e comunicazione per oltre 50 mila euro, manco fosse Veronica Rigoni (la segretaria particolare di Occhiuto, per chi non la conoscesse).
Volete sapere le ultime? Il superamento quale esperto informatico nell’Ato Paola-Cetraro del concorsino. All’Ato N.2 dove girano i soldi si è messo in piedi insieme a Logatto il giro di assunzioni di figure professionali ovviamente tutte intranee alla “nuova era”. Non poteva mancare il buon vecchio Toni, così come Giovannuzzo di Calabria Inchieste e questo spiega come il sito del mitico Scarpino sia passato dal fustigare continuamente la maggioranza ad esserne diffusore di veline. E a breve toccherà a quelli di LaCnews24 che puntano ai tabelloni pubblicitari. E vedrete che anche l’animella che fa rima con… caramella si metterà sugli attenti.
Ma torniamo agli incarichi, soprattutto quelli legali. L’albo pretorio pullula di affidamenti ai portatori di voti della “nuova era”. Una cosa sfacciata, incontrollata senza mezze misure. Una cattiveria assurda perché a Paola se ti pieghi a loro mangi, sennò muori di fame e questo lo sanno bene i fedelissimi della Ciodaro e di Perrotta e Di Natale che stanno subendo tutte le “vendette” di Sbano e Politano.
Sui lavori pubblici il trend non cambia così come sulla digitalizzazione e i servizi sociali.
Per non parlare delle cooperative sociali dove circa 80 persone lavorano per 300 euro al mese.
Perché questa è Paola. Si promettono il porto, il lungomare dei sogni, l’alta velocità e la ZTL. Si getta fumo negli occhi dei paolani mentre le tasse sono alle stelle e il paese è in autogestione. Ma meglio restare in silenzio. Meglio non guastarsela con gli Sbano e Politano. E mentre voi non avete soldi per arrivare a fine mese loro brindano con lo champagne e ci si lavano i piedi… Povera Paola. Che brutta fine che hai fatto.