‘Ndrangheta nel Vibonese, il boss Pantaleone Mancuso progettava un omicidio in ospedale

Il boss Mancuso

Pantaleone Mancuso, alias “Scarpuni”, avrebbe avuto intenzione di commettere, o far commettere, un omicidio in ospedale e per far ciò aveva chiesto che gli fosse fornito un silenziatore. La circostanza, per come riporta l’edizione cartacea di oggi de “il Quotidiano del Sud”, viene raccontata dal collaboratore di giustizia Pasquale Megna.

Questi racconta di conoscere le caratteristiche dell’arma sequestrata dalla polizia in quanto non era la prima volta che la vedeva e ne spiega il motivo parlando appunto di quello che sarebbe potuto essere il suo utilizzo: “L’avevo vista qualche tempo prima da mio zio Turi prima che la consegnasse a “Scarpuni”. Quando l’ho vista, aveva anche il silenziatore, che in sede in di perquisizione non fu trovato. So che quella pistola serviva per commettere un omicidio in ospedale, perché prima di trovare quell’arma, sia mio zio Turi che Luni “l’ingegnere” (l’altro Pantaleone Mancuso, ndr) mi avevano chiesto di procurarne una col silenziatore in quanto serviva a Luni “Scarpuni” perché, per come riferitomi sempre da mio zio, bisognava uccidere una persona dentro l’ospedale, ma non mi fu detto chi”.