Comunicato stampa
Ieri nello spazio antistante il centro antiviolenza Mirabal a San Giovanni in Fiore si è svolta la presentazione del libro “La scalata dell’Everest in ciabatte” scritto da Primo Sacchetti, una presentazione bella, partecipata e ricca di Emozioni culturali, sociali e politiche.
Le Donne della Saga Coffee di Gaggio Montano hanno lottato 100 giorni contro la chiusura della fabbrica e la perdita dei 220 posti di lavoro. Gaggio Montano è un Paese di area interna dell’Emilia Romagna e la chiusura della fabbrica avrebbe comportato gravi problemi economici e sociali per la comunità.
La lotta delle operaie, degli operai, dei sindacalisti tra cui in primis Primo, delle Istituzioni amministrative e del Cardinale Zuppi è stata ripagata dalla non chiusura della fabbrica, una vittoria importante in un’Italia spaccata in due e dove le aree interne si stanno spopolando per la mancanza dei diritti fondamentali, come il lavoro, la Sanità, l’istruzione.
La lotta di queste donne ricorda la lotta dell’associazione Donne e diritti che si batte per la riqualificazione dei servizi sanitari, sociali e culturali di San Giovanni in fiore, un paese in cui il cemento padroneggia, ma le case sono vuote, le classi scolastiche non si formano, la sanità pubblica si poggia sulle battaglie che l’associazione sta portando avanti con tanti sacrifici ed è ostacolata dall’amministrazione comunale come ha sottolineato Primo nel suo intervento: “Siamo davvero al paradosso, Le istituzioni locali invece di dare tutti gli aiuti possibili per sostenere questa associazione, pensano a come ostacolarla fino addirittura a pensare di dargli lo sfratto. Loro hanno recuperato un luogo abbandonato, lo hanno rigenerato e trasformato in luogo di cultura e un laboratorio dove tantissime donne si incontrano, discutono e fanno mestieri antichi. Il sindaco deve vergognarsi di quello che sta facendo. È stata una serata meravigliosa, fatta di confronto, di discussione e di partecipazione. Uno spazio democratico vero. Oltre che del libro si è discusso di politica e di tanti temi. Ho imparato tanto, tantissimo ieri sera da queste straordinarie donne. Ho ricevuto un’accoglienza che rimarrà un ricordo indelebile. Nei loro volti e nelle loro voci c’è tutta la genuinità, l’intelligenza e la passione della Calabria, quella che non si arrende ai soprusi e che rivendica tutta la sua dignità”.
L’associazione Donne e Diritti ringrazia l’autore, il segretario regionale della Fiom Calabria Umberto Calabrone, che ci ha consegnato i moduli per raccogliere le firme contro l’autonomia differenziata, Massimo Covello, il consigliere comunale Domenico Lacava, Mimma de Matteis e tutte le persone intervenute, davvero tante in questo caldissimo pomeriggio di fine luglio.
W Donne e Diritti