Emiliano Morrone è un collega giornalista che da qualche tempo si è legato all’unico movimento che lascia qualche flebile speranza di onestà agli italiani ovvero il Movimento Cinquestelle. Lavora con la deputata Dalila Nesci, che (sia detto senza nessuna piaggeria) è una tra le poche che non guarda in faccia nessuno e che sta mettendo in difficoltà i tristemente noti potentati politici calabresi.
La Nesci ultimamente ha toccato al cuore Palla Palla e la sua città, San Giovanni in Fiore, che poi è anche la città di Emiliano Morrone. Ha chiesto l’intervento della commissione d’accesso antimafia nella città di Gioacchino e di Palla Palla e ha motivato la sua richiesta.
Non l’avesse mai fatto! Orde di sangiovannesi pagati da Palla Palla si sono inalberati: ma come? La mafia a San Giovanni? Ma che dice questa qui? Qui non abbiamo niente a che fare con la mafia. E via, comunicati stampa del PD, del sindaco Belcastro, di Magorno e Guglielmelli, dei deputati, dei senatori, dei Giovani democratici, ci manca poco che non abbia fatto un comunicato anche l’ultima ruota del carro di questa sgangherata organizzazione a delinquere.
A questo punto, anche Emiliano Morrone ha sentito il dovere di dire la sua e l’ha fatto, con la consueta sagacia, suo suo profilo FB.
“Mi tocca precisare – scrive Morrone – che la commissione d’accesso richiesta dai parlamentari 5 stelle non significa, come strumentalmente hanno scritto alcuni, ritenere che a San Giovanni in Fiore ci sia Riina, che gli abitanti portino cocaina dalla Colombia e che sul posto esista il culto dei Soprano.
Per legge la commissione d’accesso verifica eventuali gravi condizionamenti della vita amministrativa, dunque non riconducibili soltanto alla criminalità organizzata. I dubbi sulla gara per la differenziata e sull’opportunità di dare in gestione il polifunzionale non sono ancora stati sciolti da nessuno.
Pertanto, una commissione d’accesso agli atti potrebbe fare luce in pieno, a tutela di tutti. Se ogni cosa è già a posto, non vedo perché il PD e le sue varie costole debbano agitarsi oltre ogni misura”.