Amantea. L’ennesima disavventura di Vincenzo Pati, commercialista borderline

La procura di Paola

I finanzieri del Comando Provinciale Cosenza hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni per oltre 1,7 milioni di euro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Paola, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un imprenditore di Amantea per l’ipotesi di reato di “infedele dichiarazione”.

Lui è Vincenzo Pati, professione ufficiale commercialista, residente a Roma, vecchia conoscenza ad Amantea, già coinvolto in una vicenda giudiziaria riguardante la gestione di un Cas per migranti all’epoca in cui era titolare dell’ex albergo “Ninfa Marina”. Il fatto era balzato alla ribalta della cronaca qualche anno fa per le proteste della cittadinanza, che si era spinta fino all’occupazione della statale 18. Pati aveva subito anche altri provvedimenti di sequestro e oggi è arrivato l’ennesimo. Stavolta era passato all’edilizia, nella sua qualità di rappresentante legale di un’impresa: la Finanza lo accusa di avere presentato dichiarazioni fiscali non veritiere, o addirittura “in bianco”, al fine di occultare al fisco redditi d’impresa milionari. E così, in seguito all’accertamento delle condotte evasive poste in essere, sono stati sottoposti a vincolo disponibilità finanziarie, quote societarie, cinque immobili, sette veicoli e due orologi di pregio, per un valore complessivo di oltre 1,7 milioni di euro.