La Paolana e “er Viperetta”. Più che auguri… buona fortuna!

di Saverio Di Giorno

Più che auguri, alla Paolana, c’è da augurarle buona fortuna. Quando si parlava di nuovi assetti e di ritorno del vecchio dopo il “riordino” delle Procure non credevamo di essere tanto precisi nella profezia. L’ex Procuratore Pierpaolo Bruni di Paola sarà contento – si fa per dire – di sapere che, andato via lui, torna “er Viperetta”. Proprio lui, Ferrero. E proprio a Paola. Dal luogo in cui era partita l’indagine che nel 2021 lo aveva riguardato per bancarotta fraudolenta. Iacchite’ aveva seguito dall’inizio insieme alla redazione ClubDoria46.

Ferrero è decisamente innamorato della Calabria e dalla sua possibilità economiche (o fallimentari). Nono solo alberghi, ma anche un film. Qualche mese fa aveva manifestato interesse per la Reggina (ma era stato mandato… a casa) e adesso la Paolana. Facciamo un po’ di storia, allora.

Massimo Ferrero è stato arrestato per il crack di 4 società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico con sede in provincia di Cosenza. Il Ferrero aveva solo trasferito la sede legale in Calabria dei suoi interessi. All’epoca Ferrero era proprietario della Sampdoria e si era visto contestare la bancarotta e altri reati fiscali. Dopo il carcere, il Tribunale del Riesame di Catanzaro lo aveva mandato ai domiciliari. Nel maggio del 2022 viene rinviato a giudizio senza più esigenza dei domiciliari. Al centro delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Cosenza e coordinate dalla Procura di Paola, 4 società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico, Ellemme spa, Blu Cinematografica srl, Blu Line srl e Maestrale srl, dichiarate fallite tra il 2017 e il 2020.

Di seguito l’intervista con il giornalista di ClubDoria46 sul sistema di società che aveva anticipato l’indagine (https://www.clubdoria46.it/ferrero-calabria-fallimenti/)

Il collegamento con la Calabria risiede nel trust Rosan. Un oggetto che è strumentale a tenere in piedi i concordati” come è ormai risaputo. Nell’atto istitutivo è scritto chiaramente che i proventi della cessione della Sampdoria, nel limite di 33 milioni di euro elevabili a 36, confluiranno nei concordati Farvem ed Eleven Finance nonché nel fallimento Abaco101. Non solo: serviranno a proteggere la famiglia Ferrero da azioni di responsabilità quali amministratori delle tre società calabresi fallite. Insomma un ombrello per proteggersi … non la testa.

Queste tre società calabresi fallite nell’arco di pochissimo tempo sono la BluCinematografica, la Ellemme group e Maestrale. Tre società calabresi fallite nell’arco di pochissimo tempo di cui si sono occupati i giudici Marta Sodano (per le prime due) e Matteo Torretta (per l’ultima). Di una delle procedure si era occupata per breve tempo (immediatamente dopo il fallimento, nel 2017) la dott.ssa Sarli salvo poi il subentro del dott. Sorace. Vicenda tutt’ora in corso che nel frattempo ha prodotto 37 faldoni (qui la versione di Sorace a ClubDoria46 https://www.iacchite.blog/paola-crisi-sampdoria-sorace-vi-spiego-le-mie-indagini-su-ferrero-e-le-banche-complici/)

A cercare meglio però saltano fuori altre cose degne di nota. Altri collegamenti con i nostri territori: in particolare il dott. Aniello Del Gatto risulta liquidatore di una di queste società, è responsabile dell’area finanziaria al comune di Praia a Mare e in tempi non molto lontani è stato anche revisore dei conti del comune di Diamante. La sorte ha, cioè, voluto (in questo modo si nominano i revisori) che la cittadina nella quale lavorava fosse anche la stessa nella quale trovava ambientazione il film prodotto da una di queste società di Ferrero: “Ma l’amore sì”. Qualcuno nella cittadina tirrenica ricorda ancora assegni scoperti (o cabriolet come direbbe senz’altro Ferrero) e una gestione quantomeno allegra nel periodo delle riprese.

L’intervista completa: https://www.iacchite.blog/ferrero-e-la-calabria-terra-promessa-dei-fallimenti-pilotati-di-saverio-di-giorno/#google_vignette