L’ultimo respiro d’umanità (di Gioacchino Criaco)

dalla pagina FB di Gioacchino Criaco

L’ultimo respiro d’umanità

Il petto che si blocca, i pensieri che girano vorticosamente, la voglia che il tempo finisca, la speranza che il dolore svanisca, tutto si compia e il buio inghiotta il dolore. La tregua, eterna pacificazione. Già in ottanta quest’anno sono stati boia di loro stessi. Ottanta persone che hanno tolto l’impiccio, levato il disturbo, che si sono levate dalle scatole per rendere l’Italia migliore, che certo se si levassero dagli zebedei pure i restanti reclusi, se li imitassero i delinquenti a piede libero… che grande e felice Paese ne resterebbe! Il Paese dei giusti, dei buoni. Scindere il bene dal male e costruire un paradiso terrestre fregandosene di qualunque Dio è una missione che appartiene a molti, che in Italia garantisce valanghe di voti.

Quando in un contesto la pancia arrivi al governo, senza un briciolo di cuore o di testa, quel posto è fascista, non in senso storico o politico, nell’accezione comune di umanità, di disumanità. E’ fascista il paese senza pietà, indipendentemente dai colori politici. E’ fascista l’anima che non è scossa da nulla, che diventa organo digerente. Magari fosse il pensiero isolato, marginale, di un sottosegretario. L’aria gliela leverebbero volentieri schiere foltissime di bravissime persone, ai detenuti. Questo l’hanno capito benissimo tutte le forze politiche, sulla pancia ci hanno rendicondato i più, chi in modo più discreto, con maggiore pudore e magari con un po’ di vergogna, chi in modo sempre più aperto.

La missione di costruire un posto migliore non dà rendite elettorali immediate. Anche chi la aveva nella genetica ideologica l’ha accantonata. Si corre per vincere non per contribuire a un futuro migliore. Si corre promettendo il futuro solo ai migliori che debbono però coincidere con quelli che stanno con noi. Si costruiscono i mostri per metterli sui patiboli, per dire noi non siamo come loro.

Nelle file dal medico, alle poste, alle casse dei supermercati, la brava gente è quasi tutta per il sottovuoto, chi è per le prese d’aria abbassa la testa si sbriga in fretta e va a chiudersi a casa, lontano da una disumanità che magari appartenesse a qualche politico, a pochi, che certo, i malacarne li mandiamo in cabriolet!