Terme Sibarite e Terme Luigiane, breve storia (triste) di un progetto “suicida”

Oggi vorrei proporre altri aspetti della grande truffa che la Regione Calabria ha posto in atto con l’acquisto delle Terme Luigianeun’operazione nella quale i ruoli di istituzioni, strozzini e mafiosi si intrecciano pericolosamente, storia ampliamente narrata nella prima puntata da voi pubblicata il 12 giugno 2024 e che merita alcuni approfondimenti. PRIMA PUNTATA (https://www.iacchite.blog/robertino-orsomarcio-pitruzzu-e-le-terme-luigiane-la-grande-truffa-dei-soliti-noti/)

Iniziamo con lo spiegare alcuni dettagli su uno degli attori principali ovvero le Terme Sibarite. Si tratta di una SpA di proprietà al 100% della Regione Calabria, caratterizzata per i suoi bilanci perennemente in profondo rosso (nonostante i milioni di finanziamenti a fondo perduto elargiti dalla Regione) e oggetto da sempre di una gestione estremamente “allegra”. I suoi conti storicamente sono stati top secret e spesso neanche gli amministratori di Cassano riuscivano a sapere (o facevano finta) quale fosse il reale quadro economico delle terme.

Improvvisamente a marzo del 2022 grandi strombazzamenti e comunicati stampa per raccontare che le Terme Sibarite sono tornate in attivo “di ben duemila euro” (il termine sono tornate presuppone che in altri tempi lo siano già state, cosa che non ci risulta assolutamente). Uno spettatore poco attento o un cittadino ignaro penserebbe “finalmente anche una gestione pubblica che funziona!”, invece la realtà è leggermente diversa. Il grande ed improvviso successo delle Terme Sibarite era dovuto semplicemente alla forzata chiusura temporanea delle Terme Luigiane (fatta dalla malapolitica di Robertino e censurata persino dal TAR) che da sole facevano oltre il 60% di tutta la produzione termale calabrese.

I poveri utenti disperati sono stati costretti quindi ad emigrare dal Tirreno sullo Ionio ma le lamentele e i mugugni raccontati al loro ritorno non lasciavano presagire nulla di buono per il futuro di Cassano. Per avere un’idea dei numeri di cui parliamo, le Terme di Sibari nell’anno del boom hanno erogato ben 29.794 prestazioni e le Terme Luigiane ne erogavano normalmente quasi 500.000. Robertino, nella sua smania smisurata di fare shopping, comunicava più o meno un anno fa che le Terme di Sibari, grande esempio di malagestione e di magna magna regionale, avrebbero “acquistato” le Terme Luigiane. Praticamente il topolino che mangia l’elefante.

Questa scelta fa veramente sorridere. Chi ha sempre amministrato male e perso montagne di soldi dei contribuenti ogni anno, viene addirittura premiato…. Se questo è il principio adoperato da Robertino per gestire le numerose aziende che sta acquistando la Regione – e purtroppo tutti sappiamo che è così – siamo messi veramente male. La recente storia delle Terme Sibarite è stata inoltre caratterizzata dallo scontro fra l’ex amministratore Mimmo Lione e Gianluca Gallo, l’assessore che della Sibaritide ha fatto uno dei suoi centri di potere e dove non si muove una foglia senza il suo permesso.

Mimmo Lione dopo ben 9 anni di permanenza alle Terme Sibarite un bel giorno è stato fatto fuori, causa i non buoni rapporti con Gianluca Gallo, e sostituito con Francesco Lombardi, avvocato che non sa neanche cosa siano le Terme e che come unica nota di rilievo nel curriculum ha quella di essere stato candidato (trombato) a sindaco di Cassano come uomo di fiducia dell’assessore Gallo.

Lione sosteneva che la nomina di Lombardi non fosse regolare e si rivolgeva all’ANAC e alla fine la sua tesi veniva accettata e la nomina revocata. Il tutto naturalmente lasciava le Terme Sibarite senza guida per un lungo periodo con la conseguenza di una società totalmente allo sbando e la mancata apertura di parte delle strutture. Non contento del danno fatto (tanto paghiamo noi…) l’assessore Gallo faceva il bis e al posto di Lombardi imponeva un altro avvocato ovvero Giampaolo Giacobini. Il nuovo presidente delle Terme Sibarite si presentava così “Sono avvocato cassazionista. Mi occupo di diritto penale e risarcimento del danno. Da giornalista ho collaborato, tra gli altri, con Il Giornale e lavoro come addetto stampa per enti pubblici e privati. Dal primo luglio 2021 sono amministratore unico delle Terme Sibarite spa”.

Tradotto in italiano “Faccio l’avvocato, campo con qualche incaricuccio politico, sono un grande yesman e non vado neanche al bagno senza chiedere il permesso a Gianluca Gallo. Naturalmente di terme non ne so una mazza ma questo non conta…”.

Solo due irresponsabili come Robertino e Gianluchino potevano pensare di mettere in mano ad un incompetente (che non sa neanche cosa sia una gestione aziendale e nello specifico una gestione termale/alberghiera) una realtà come quella delle Terme con oltre 250 dipendenti diretti, 22.000 clienti e quasi dieci milioni di fatturato. Tutto questo è una grande porcata, loro lo sanno e se ne fottono perché anche se la gestione Iacobini delle Terme avesse fatto perdere milioni… tanto paghiamo noi!!!

Successivamente – come tutti sanno – Iacobini è stato “trasferito” a fare il sindaco “telecomandato” ed era stato individuato come suo sostituto alle Terme un “colletto bianco” quotato come Mauro Bolla. Ma ad agosto Bolla ha mollato Occhiuto e Gallo, che per ora hanno messo una “pezza” che è peggio del buco in attesa di tempi migliori.

Naturalmente tutta la gestione del personale è targata Gianluca Gallo, quindi chi vuole lavorare ha in mano la tessera di Forza Mafia e si è prodigato ai comizi per assicurare il “pieno” al Gallo cedrone. Non conteranno più anzianità di servizio, formazione e professionalità e l’unico criterio sarà il lecchinaggio, chi più leccherà più lavorerà. Si mormora di famiglie acquappesane vicine a Gianluchino che stanno già lavorando agli organigrammi del futuro personale delle Terme. E non vi fate infinocchiare da Robertino che racconterà la favoletta del rispetto dei lavoratori eccetera, queste porcate sono operazioni che si fanno con discrezione ma vedrete che in un paio d’anni tutto cambierà e solo chi garantirà il voto suo e di tutta la famiglia sarà chiamato a lavorare alle Terme. Anche tutti i fornitori, e in una struttura così grande sono tanti e valgono svariati milioni ogni anno, verranno selezionati non con criteri di rapporto prezzo/qualità ma esclusivamente con il criterio della vicinanza politica a Robertino e a Gianluchino…“e io pago”. Questa è la Calabria che Robertino ci ha preparato e visto che nessuno ha le palle per denunciare quanto sta accadendo, vuol dire che va bene a tutti. POVERA CALABRIA.

Lettera firmata