Robertino, Orsomarcio, Pitruzzu e le Terme Luigiane: la grande truffa dei soliti noti

Caro ​​Direttore,
le mando queste riflessioni su quanto accaduto e sta accadendo oggi alle Terme Luigiane. Spero riterrà di pubblicare questo mio sfogo perché della prepotenza e dell’arroganza di certi soggetti credo sia giusto mettere al corrente più persone possibile.
Robertino, la SACAL, Orsomarcio, Pitruzzu e le Terme Luigiane.

Il presidente Occhiuto continua a raccontare che quanto ha fatto con la Sacal è stata una grande operazione e che quanto ha in programma di fare con le Terme Luigiane lo sarà altrettanto, ma andando ad analizzare le due operazioni le differenze sono palesi. La situazione della Sacal, società che gestisce gli aeroporti calabresi, era paradossale. Per statuto la maggioranza doveva restare in mano pubblica e invece il socio privato, ovvero “Lamezia Sviluppo Srl”, in sede di ricapitalizzazione ha ben pensato, con la complicità di Spirlì in Regione, di esercitare il diritto di opzione sottraendo la Sacal al controllo pubblico e arrivando quasi al 52 per cento del pacchetto azionario. Robertino appena arrivato in Regione si è trovato questa bella gatta da pelare e siccome è furbo come una lince, ha trovato la soluzione comprando tramite Fincalabra alcune quote di proprietà di Lamezia Sviluppo Srl che è passata dal 51% al 29% della società. Senza entrare nel merito di quanto pagato occorre fare alcune considerazioni:  

  1. la Sacal è una società che storicamente ha sempre perso svariati milioni di euro l’anno. Robertino è sicuro di invertire questa tendenza o noi calabresi ci rimetteremo l’osso del collo per soddisfare i desideri di chi si sta costruendo una serie di orticelli elettorali per garantirsi un futuro politico a prova di bomba? 
  2. Al momento dell’acquisto l’ENAC stava per revocare la concessione a Sacal. Perché questa fretta di comperare e spendere più di 12 milioni di euro per un qualcosa che dopo pochi giorni avrebbe avuto un valore pari a zero? Forse per non guastarsela con i Caruso, famiglia potente ed influente? 
  3. Lo sfacelo che sta accadendo all’aeroporto di Reggio Calabria in questi giorni con la chiusura di importanti collegamenti è l’emblema del fallimento della politica dello shopping fatta da Robertino. A questo punto i calabresi onesti (e siamo tanti) si chiedono: a cosa è servito tutto questo spreco di danaro pubblico, senza contare quanti ne serviranno per tenere aperta questa baracca, se i risultati sono questi? 

Se questa vicenda è paradossale, quanto sta accadendo alle Terme Luigiane lo è ancora di più. Sono ormai un paio di anni che assistiamo ai tentativi della “Orsomarcio & CO” di impossessarsi degli stabilimenti termali e il caro assessore, assieme ai suoi compari Rocchetti e Tripicchio (sindaci di Guardia Piemontese ed Acquappesa), Pitruzzu Manna con la consorte Ghita Garrafa (nota “esperta” di termalismo) e per ultimo con “ò professore” alias Valerio Zicaro le hanno provate proprio tutte.

Prima hanno sostenuto che gli accordi sottoscritti in Regione Calabria e in Prefettura fossero carta straccia, poi si sono impossessati delle strutture termali con la forza, poi quando il Tar ha intimato loro di restituire il tutto alla Sateca (l’azienda della famiglia Ferrari che ha gestito fino ad ora le Terme) per fare ripartire gli stabilimenti, si sono rifiutati bloccando ogni possibilità di ripresa del lavoro. Naturalmente il tutto avveniva mettendo per strada quasi 500 lavoratori e impedendo a 20.000 calabresi di curarsi ma di questo a loro non interessa, visto che sono tutti attaccati alla “minna” statale e a loro il lavoro non manca mai.

Orsomarcio si porta a casa più di 20.000 eurini al mese dalla Regione (usa la Regione come un bancomat e i soldi li perde regolarmente a… carte, soprattutto in quel di Paola) con l’unico risultato di fare più bella figura quando sta zitto, i due primi cittadini se ne fottono tanto il loro stipendio è assicurato, Pitruzzu va a fare il segretario comunale dove lo manda Orsomarcio (sempre a spese dei caggi) e Zicaro detto “’o professore” campa anche lui con gli incarichi che il caro assessore gli passa dalla regione. Naturalmente va evidenziato che tutta la colpa di quanto successo fino ad oggi alle Terme Luigiane è principalmente della Regione Calabria che, in qualità di proprietaria delle acque, avrebbe avuto, secondo quanto previsto dalla normativa, il dovere di intervenire e fermare i due sindaci.

Questo non è mai avvenuto perché Oliverio da bravo comunista (con il culo degli altri) non poteva andare contro due comuni, la Santelli sembrava ben intenzionata ma purtroppo non ha fatto in tempo a risolvere il problema e Spirlì si è piegato al volere di Orsomarcio (in cambio di un accordo post elettorale sulla vicepresidenza poi non rispettato). La Sateca è una società che ha sempre rispettato i contratti di lavoro e, fra luci ed ombre, è riuscita a portare alle Terme Luigiane migliaia di persone. Sicuramente si poteva fare molto di più ma il dato è che in un territorio che ha visto il fallimento di tutte le grosse realtà imprenditoriali, le Terme Luigiane negli anni non sono mai state sfiorate da scandali, da contatti con la criminalità o da sfruttamento dei lavoratori. Una realtà che in qualche modo funzionava ma che ha sempre fatto gola a molti. All’arrivo di Robertino in tanti hanno creduto che questa fosse la volta buona per fare ripartire le Terme e lui ha tolto dal cilindro la soluzione che, secondo lui, accontenta tutti. “Mi compro le Terme” ha comunicato tutto soddisfatto in un videomessaggio un sabato mattina, una notizia che ha lasciato tutti di sasso. La scelta, in realtà, è abbastanza anomala per vari motivi: 

Sgonfiate Orsomarso, tra poco esplode…
  1. Può essere comprensibile l’acquisizione di un’azienda in crisi appartenente ad un settore considerato strategico al fine di rilanciarla, ma nel caso delle Terme Luigiane, azienda che non è assolutamente in crisi ma che non può operare, nonostante il Tar si sia espresso in suo favore, a causa del non rispetto delle sentenze da parte del pubblico (in primis della regione stessa) può valere la stessa logica? 
  2. Siamo sicuri che una volta acquisite le Terme Luigiane non diventeranno l’ennesimo carrozzone politico che perde solo soldi, tipo le terme di Sibari che sono di proprietà regionale e nonostante finanziamenti di tutti i tipi perdono milioni ogni anno? 
  3. Qual è il ruolo di Orsomarcio in questa vicenda? Il suo silenzio, secondo molti, è dovuto dal fatto che in realtà questo sia un grande regalo che Occhiuto gli sta facendo, infatti in qualità di assessore al Turismo le Terme fanno capo a lui ed inoltre è risaputo che i vertici di Fincalabra (società regionale che farà l’acquisto) sono suoi uomini messi lì da Spirlì. Quindi su chi comanderà alle Terme Luigiane non ci sono dubbi e questa prospettiva non entusiasma i lavoratori e neanche le popolazioni di Guardia Piemontese ed Acquappesa che ora rimpiangono la tanto bistrattata Sateca. 
  4. I sindaci di Guardia Piemontese ed Acquappesa, artefici del non rispetto della sentenza del Tar e del conseguente sfacelo e assieme ad Orsomarcio, vengono premiati da Occhiuto con la cacciata del nemico Sateca e l’arrivo della “Gestione Orsomarcio”. La morale che esce da questa storia è quella che in Calabria chi non rispetta la legge, distrugge l’economia di due paesi, lascia centinaia di lavoratori a casa e lascia decine di migliaia persone senza la possibilità di curarsi non solo non finisce in galera ma viene pure premiato. 
  5. Oppure è vero ciò che mormorano in tanti che Orsomarcio è in bassa fortuna e il vero beneficiario di tutta l’operazione sarà quel gatto sornione di Gianluca Gallo che anche a Paola alla presentazione della candidata a sindaco Emira Ciodaro ha risposto a chi chiedeva delle Terme “ho fatto”, “ho detto”, “deciderò”? 
  6. Ma vi sembra giusto che in una regione dove la sanità è allo sbando Robertino decida di spendere decine di milioni per acquisire qualcosa che può funzionare tranquillamente di suo, invece di investire magari nel pronto soccorso o nel reparto di ostetricia di Cetraro? (tanto quando loro hanno problemi vanno fuori regione a curarsi). Robertino lo vuoi capire che dai calabresi onesti si alza solo un urlo: SOLDI AGLI OSPEDALI E BASTA CARROZZONI POLITICO-CLIENTELARI CHE TANTO SAPPIAMO TUTTI COME VANNO A FINIRE!!!!. 
  7. E’ evidente a tutti che Occhiuto fino ad oggi ha fatto tanti proclami ma i risultati sono a zero. Per questo ha bisogno di mettere urgentemente una bandierina sulle Terme? 
  8. Caro Robertino, se tu facessi un sondaggio fra la popolazione di Guardia Piemontese, Acquappesa ed i lavoratori termali scopriresti che quasi tutti si sentono strumentalizzati e che con voi politici e soprattutto con le vostre gestioni non vogliono avere niente a che fare. Il tuo piano per il rilancio del termalismo è una vera porcata ed è talmente ridicolo, proprio perché gestito da voi politici, che non ci credi neanche tu…noi sicuro no. 
  9. Come mai questo balletto di cifre sulla valutazione delle Terme? Prima quasi 15 milioni, dopo pochi giorni i milioni sono passati a 8… forse quei simpaticoni della Sateca non hanno acconsentito a qualche richiesta “particolare” o come dice qualcuno bisogna comperare a poco per poter fra un paio d’anni dismettere ad ancora meno a favore dell’amico di turno? 
  10. Chi verrà nominato al comando delle Terme Luigiane? Il totonome impazza ma secondo i bene informati i giochi sono già fatti e scommettiamo che di terme ne sa poco o nulla e che l’unico merito è quello di essere il lecchino di turno? 
  11. Sembra che molti dipendenti delle Terme siano ormai andati a lavorare altrove e che altri abbiano iniziato la ricerca spasmodica per arrivare ai politici di riferimento dell’operazione per migliorare la propria posizione lavorativa (mansioni, stipendio, da tempo determinato a indeterminato…). State tranquilli che saranno tutti accontentati altrimenti che operazione elettorale sarebbe?  E noi paghiamo!!! 
  12. Credo sia immorale che la Regione Calabria prima metta un’azienda termale che funziona nelle condizioni di non poter lavorare non rispettando una sentenza del Tar e poi la acquisisti a prezzo di saldo… questo è un film già visto troppe volte in Calabria ma di solito la parte dell’acquirente è svolta non dalle istituzioni ma da strozzini e mafiosi, tutte categorie che purtroppo ormai da noi sono sempre più difficili da distinguere. 

Caro Occhiuto, non hai tenuto conto che storicamente chi tocca i lavoratori delle Terme passa guai. Negli ultimi anni… uno è stato arrestato dalla Dia, un altro condannato per “finanziamenti” ad alto tasso, un altro è sotto indagine a Paola (e dichiara di trovare strani aggeggi sotto la macchina quando sa benissimo che si tratta di localizzatori piazzati dagli stessi inquirenti) ed è talmente sputtanato ormai che anche l’anziana madre si confonde e lo chiama “Orsomarcio” (inoltre alle elezioni per questa storia ha perso tanti ma tanti voti), un altro, di Guardia, ha già passato qualche mese dietro le sbarre e sta facendo di tutto per diventare nuovamente cliente di Paola e con residenza a S. Lucido, accompagnato naturalmente dal suo compare di Acquappesa, il tutto per vari reati già commessi (e denunciati da cittadini onesti). La lista non si esaurisce qui ma sarebbe troppo lunga… Robertino, ogni volta che ti succederà qualcosa di brutto pensa alle Terme. Poi, se ti va, datti anche una toccatina, si sa: non è vero ma ci credo… 

Robertino, sei sicuro che vuoi davvero diventare oggetto della macumba dei lavoratori termali? 

Caro Occhiuto, la tua gente non ti chiede di fare operazioni di alta finanza e simili ma ti chiede solo ospedali, un minimo di funzionamento della pubblica amministrazione e soprattutto ti chiede e ti implora di non distruggere le poche cose che funzionano.  

Lettera firmata