Calabria. Il furto della poltrona in Parlamento

di Fabio Menin 

Ci sono molti tipi di ruberie sia tra gli uomini, ma ci sono a volte anche in natura da parte di organismi parassiti opportunisti che si approfittano degli ospiti su cui si appoggiano per rubargli qualcosa. Avevo sentito parlare finora di furti nelle banche, nelle gioiellerie o in altri luoghi ove è custodita merce preziosa. Non avevo mai sentito parlare di furti in parlamento, e per la precisione del posto di onorevole nell’aula di Montecitorio.

E’ avvenuto che il posto di deputato che era stato assegnato all’on. Scutellà per cessione della collega di partito Orrico eletta nel sistema uninominale davanti all’escluso dopo di lei arrivato per numero di voti Andrea Gentile, figlio del più noto Tonino e nipote di Pino Gentile. La commissione elettorale avrebbe riconteggiato i voti per l’escluso Gentile e sembra a quanto pare che dalle schede bianche e dal conteggio complessivo sia emerso un numero di voti superiore del Gentile rispetto alla Orrico e di conseguenza la deputata Scutellà perderebbe il posto a favore del Gentile.

Non è ancora detta l’ultima parola, ma pare che le truppe agguerrite del partito ex di Berlusconi, cioè Forza Italia sia riuscita nel colpaccio di avere un uomo eletto in più a danno della Scutellà.

Gesù Cristo moltiplicava i pani e i pesci, qua invece le schede bianche diventano voti degli elettori a favore di un esponente di partito. Perché finché sono stati conteggiati i voti validi con esclusione di schede bianche e nulle il posto toccasse alla Orrico e quindi alla Scutellà.

Invece adesso la frittata è stata rovesciata da una commissione elettorale dove evidentemente la povera Scutellà non abbia mola influenza se le è stato concesso solo di vedere i voti validi  della collega Orrico( che ha ceduto il posto a lei), ma non le schede bianche .

La faccenda puzza lontano un miglio e se nel Movimento Cinquestelle ci sono persone che conoscono il diritto italiano visto che Conte, il presidente  è un noto avvocato che ha difeso la Santa sede in più d’una causa ottenendo buoni risultati a favore della curia vaticana, non dovrebbe essere difficile sbrogliare questa matassa che è stata ingarbugliata nei conti.

Condivido quanto detto dal presidente Conte che si tratterebbe di un’offesa ai calabresi che hanno dato più consensi al suo partito rispetto a quello di Forza Italia in Calabria, per la circoscrizione di Cosenza, ma qui c’è di mezzo anche l’interesse di partito e anche il diritto e la legge.

Io non ho particolare simpatia politica  per l’on. Scutellà, di cui sono amico e  che comunque certamente preferisco al dott. Gentile i cui metodi familiari non condivido, ma qua si tratta di una questione di giustizia.

Mi auguro che anche Report, la nota trasmissione televisiva che già si era occupata del caso ritorni a occuparsi della stranissima vicenda , paradossale, ma anche indicativa dei metodi sbrigativi che oggi dominano nell’attuale panorama politico.