“Calabria, sanità venduta. Anche le ambulanze arrivate a Reggio non sono a norma. E vogliamo parlare delle malefatte di Minniti?”

Buongiorno,

Ho letto il vostro ultimo articolo su questa grande sanità calabrese. Per intenderci, quello sulle ambulanze non a norma comprate a peso d’oro e poi buttate al macero senza ritegno…

ASP COSENZA, LE AMBULANZE: CRONISTORIA DI UNA TRUFFA (https://www.iacchite.blog/asp-cosenza-le-90-ambulanze-di-robertino-e-strafalaria-nascoste-a-montalto-cronistoria-di-una-truffa-da-20-milioni/)

Da persona molto informata dei fatti che vive, sente e vede ogni giorno tutte queste malefatte – che poi oltre a ricadere principalmente sui cittadini (malati) che necessitano di risposte, ricadono anche tutti gli operatori del settore sanità sia in termini lavorativi che in termini economici – volevo aggiungere al vostro articolo dettagliatamente scritto e che corrisponde alla cruda realtà che anche le ambulanze arrivate nella provincia di Reggio Calabria da Cosenza non solo erano sprovviste di Respiratore Automatico come da voi menzionato nell’articolo ma sono arrivate anche sprovviste di Defibrillatore, di Pulsiossimetro e altri presidi molto importanti per una Ambulanza di Emergenza.

Per quanto riguarda il discorso assistenza ambulanze anche qui la gestione è la medesima: non esiste nessuna assistenza di officine, autolavaggi e norme contrattuali ma le stesse vengono portate di volta in volta per i piccoli lavori da gommisti e officine di fortuna che non hanno nessuna autorizzazione in merito.

Si precisa altresì che molti mezzi hanno superato i 45.000 km e non sono state mai sottoposte neanche a un tagliando. Tutto ciò avviene palesemente sotto gli occhi di tutti, compresi i referenti di zona ai quali altro non interessa che tenere la sedia sotto il c…o!

Nei vostri articoli leggiamo sempre di nomi di personaggi noti alle cronache ma mai viene fatto il nome di colui che è anche a conoscenza di tutto ciò che accade nell’emergenza della provincia reggina visto che ogni venerdì tiene un summit con i propri collaboratori da Lui sottobanco nominati atteggiandosi da padre padrone del 118 Reggino.

Stiamo parlando del dottor Domenico Minniti, ex direttore sanitario dell’ASP 5 di Reggio Calabria che durante la sua direzione ha indetto il concorso per Direttore 118 che poi ha vinto e che adesso dopo la chiusura della centrale operativa 118 di Reggio Calabria (da Lui insieme alla politica compiacente presumibilmente svenduta per ottenere in cambio la nomina attuale) è diventato direttore sanitario ad Azienda Zero.

Lui tuttora nonostante il nuovo direttore del servizio regionale 118 sia Riccardo Borselli, sulla provincia di Reggio – come accadeva prima – si interessa e decide sempre lui il tutto! Non si interessa al miglioramento del servizio che fa acqua da tutte le parti visto che i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso sono biblici perché le ambulanze e il personale vengono gestiti in malo modo dalla Centrale ma il suo interesse è quello di decidere chi è responsabile infermieristico, chi è responsabile medico, supervisionare la turnazione, autorizzare gli straordinari (non autorizzati) di medici che l’altro sono pochi e che invece sono autorizzati a Cosenza.

Decide soprattutto i privilegi dei pochi adepti che ha piazzato li che ruotano intorno a lui e a certe sigle sindacali perpetrando abusi contrattuali ed economici ai lavoratori che non rientrano nella sua benevolenza e che  non fanno parte di quel sindacato.

Se l’emergenza e la sanità sono arrivate a questo punto le colpe sono di tutti i politici indistintamente che si sono succeduti ma adesso con la politica di Robertino (Asso Pigliatutto) e dei compari che ruotano intorno a lui si è toccato il fondo trasformando ulteriormente la sanità e soprattutto il 118 calabrese in un orticello per coltivare il loro ortaggi e  come sempre dare gli scarti ai porci !

Lettera firmata