Ieri, come da tradizione, con la domenica di Carnelevarune a San Giovanni in Fiore, i Frassiari hanno cantato le Frassie, in una Piazza Funtanella piena di gente. Nel centro storico del paese, i Frassiari hanno raccontato, in musica, tutto quello che è successo nell’ anno appena trascorso. Quest’anno sul palco a calcare la scena c’era anche una Valeria Marini autoctona: la brava attrice di teatro Maria Teresa Caputo ha fatto il verso alla Valeria nazionale, invitata per il premio Gioacchino dalla sindaca più squallida del reame e che tanto ha fatto scalpore per essere personaggio fuori luogo e fuori contesto.
È inutile dire che a farla da padroni sono stati Marco a ‘mbroglia e Rusarella: in tutte le Frassie cantate, tutti a parlare delle malefatte di questa amministrazione, dalla malasanità dilagante alla mancanza dell’acqua con tanto di bollette pazze, alle strade ridotte a colabrodo mentre si spendono soldi a go go per luminarie e cavolate varie.
Sono stati presi di mira anche tutti quei pisciaturielli, per usare un termine da frassiaro, che fino a poco tempo fa facevano gli uomini di sinistra ed erano con Palla Palla, per andare poi a fare i servi sciocchi, alla corte di Marco a ‘mbroglia. Ha avuto la sua menzione anche chi, con il suo modo di fare antimafia a gettone, ha usato Peppino Impastato per far fare bella figura alla squallida. Insomma, i Frassiari le hanno cantate a tutti, come tradizione vuole, e la gente ha apprezzato molto. Bisogna dire bravi a quelli della Pro Loco, i quali, anche con fondi limitatissimi, si parla di 1600 euro, sono riusciti ad organizzare la manifestazione, mentre al cugino della ‘mbroglia per una sfilata sono andati 22.000 euro… Povera San Giovanni nostra!









