MA QUANTO CI COSTA LA CALABRIA DELLO SPETTACOLO DI ROBERTO OCCHIUTO?
Ancora una volta il Nord ci frega. Noi pensiamo di essere i più furbi ma ci sa tanto che quelli del Vinitaly hanno qualche avo di origine napoletana. Anche quest’anno se ne sono venuti con le mani vacanti e non hanno portato nulla. Solo il nome come quei vecchi nobili che alla fine campano sul nome del proprio casato.
Ci eravamo illusi leggendo la determina della Regione nella quale c’era scritto che con i 220 mila euro dati alla Fiera di Verona avrebbero organizzato tutto loro. Infatti la determina parla di “affidare il servizio di organizzazione della manifestazione denominata Vinitaly and the City Sibari alla Veronafiere S.P.A”.
Siamo andati poi sul sito dell’Arsac, la cui direttrice generale è Fulvia Michela Caligiuri, ex parlamentare di Forza Italia. In pratica l’agricoltura è una faccenda tutta di forzisti tra il duo Occhiuto/Gallo e come braccio esecutivo l’Arsac diretta dalla Caligiuri. Sul sito dell’Arsac si appalesano decine e decine di determine per la realizzazione del Vinitaly a Sibari. In pratica l’organizzazione della Fiera di Verona sarà consistita solo nel mettere su il programma degli incontri e prendersi i soldi dei pass di chi vuole andare a bersi un bicchierozzo a Sibari con vista nel parco archeologico. Così ognuno potrà sognare di essere nei fasti della Magna Graecia ad assaporare il vino degli Enotri.
Il primo documento da cui partiamo è quello, anche quest’anno, della convenzione tra la Regione Calabria e il parco Archeologico di Sibari. Per l’utilizzo dell’area viene stipulata una convenzione con l’adesione dell’Arsac in data 10 luglio 2025 con delibera n.117/DG. Siamo ad appena otto giorni prima dell’evento che prevede il pagamento di euro 21.549,00 a favore dell’ente “Parchi archeologici di Crotone e Sibari” come canone per l’uso dell’area.
Anche quest’anno poi bisogna pensare alla modifica dell’ingresso stradale al Parco. Si affida il lavoro all’impresa Sv Infrastrutture Stradale srl per un importo complessivo di euro 20.313,00. Non solo i veronesi non hanno portato il companatico, che viene offerto gratis dalle aziende presenti all’evento, ma nemmeno i fornelli e le attrezzature si sono portati. Il buon cuore del trio Occhiu’/Gallo/Caligiuri (che da ora definiremo il trio Occhiu’) allora è corso ai ripari e abbiamo preso in affitto una bella cucina professionale. Chiavi in mano, trasporto, montaggio, assistenza, smontaggio abbiamo speso la bellezza di euro 94.500,00 però ivati.
Ora, non solo la cucina non la porta la Veronafiere ma che fa il nostro trio? La va a prendere in affitto con trattativa diretta dalla Zorzi srl con sede… a Verona. L’impresa manda l’offerta alla Regione Calabria giorno 14 luglio, il giorno dopo viene accettata e approvata. E che siamo noi? Mandrake? Ah no, forse sarebbe meglio dire “Babbo Natale”! Quindi altri soldi che partono per il Nord. Ma scusate, si sono chiesti quelli del trio Occhiu’, oltre alla cucina ci servono anche gli stand per far esporre le aziende vinicole che parteciperanno alla fiera.
Detto fatto, pronta la trattativa diretta con la ditta DUE ELLE SRL con sede a San Azzano Decimo per un importo di 137,000 euro iva esclusa. Per gli stand siamo arrivati in provincia di Pordenone, nel Friuli di Fedriga. E per rendere più bello il tutto il nostro trio Occhiu’ ha previsto in più il noleggio di casettine di legno prefabbricate che fanno tanto glamour, con anche banchetti per mescita e banchi singoli di appoggio per la modica somma di euro 136.518.00 iva inclusa. Naturalmente per la costruzione degli stand servono delle strutture modulari in travi americane. Per l’affitto, il montaggio e lo smontaggio pronti € 71,370,00 con trattativa diretta con la ditta IGT HITECH E SERVIZI con sede in Cosenza.
E adesso che il nostro trio Occhiu’ ha affittato la cucina, gli stand e le passerelle ci si accorge che mancano pure tavoli, sedie, sgabelli, divani, poltrone e persino le fioriere. E allora ecco pronta sempre il 15 luglio una bella determina verso la Malomo Arte Arredo srl per altri 124,000.00 euro con trattativa privata per eventi promossi dalla Regione Calabria. Qui non viene citato espressamente il Vinitaly and the city Sibari. Invece è certo l’altro affitto e noleggio di gazebo per l’evento affidato alla ditta La Rosa fiere Srl con sede in Catanzaro per la somma di euro 13.664 ivati. E non potevano mancare tre stand istituzionali forniti di arredi, piante, impianti elettrici e climatizzazione: vogliamo scherzare? Ecco pronta un’altra determina sempre del 14 luglio di euro 162,260,00 a favore della ditta Came Officine Grafiche srl con sede a Cetraro che a sua volta è stata autorizzata ad affidare in subappalto la realizzazione dell’impianto elettrico. Subapalto concesso con determina Arsac del 18 (!) luglio a favore della Backspace srl con sede a Bologna…
I tre siti istituzionali vengono allestiti a spese dei calabresi per ospitare il Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, un altro la Rai che sarà in diretta per i tre giorni (e quanto ci costa?) e un terzo alle Poste. Ma questi soggetti che stanno bene, loro soldini ne hanno messi oppure paga sempre Giangurgolo? E i nostri ospiti illustri, i turisti che arriveranno potranno camminare sulla terra nuda o sul briccio? Non se ne parla proprio… Il trio Occhiu’ pensa a tutto, passerelle e pedane in legno in quantità industriale… Et voilà euro 153,064,25 ivati alla coperativa C.S. Calabria servizi con sede a Mangone. Prima i centesimi, grazie…
Naturalmente il nostro trio Occhiu’, amante della programmazione, fin dal giorno prima aveva capito che per fare un evento simile servivano dei gruppi elettrogeni che portassero la luce. E luce fu. Ed ecco pronta una determina dell’Arsac di ben 61,000 euro, non per un gruppo elettrogeno, neanche per due, o tre, bensì 6 (sei!) gruppi elettrogeni affittati dalla ML SRL con sede a Luzzi.
Ma non finisce qui. E l’acqua? Come dice il Vangelo, dare da bere agli assetati. Il trio Occhiu’ pensa a tutto. Pronti euro 47,458,00 per fornitura di servizio idraulico per l’allestimento, supporto tecnico e gestione delle cisterne e dei collegamenti idrici e fognari.
Che festa sarebbe senza la “Moseca”, come direbbe Toto’. Noi poi ormai siamo gli impresari “riconosciuti” dello spettacolo italiano grazie al Capodanno Rai. Ed ecco che il trio Ochiu’ tira fuori una determina per palco musicale, cablaggi elettrici, torri laser, tende luci e persino filodiffusione di euro 158,295,00 con trattativa diretta alla ditta M2 ITALIA SRLS con sede in provincia di Cosenza.
E da quest’anno avremo anche l’area Dj set e mixology alla modica cifra di euro 48.190,00 alla società Luigi D’Alife eventi e comunicazioni. E qui Occhiuto se l’è giocata in… famiglia, visto che il D’Alife lavora più o meno stabilmente nella televisione dove Robertino si è fatto le ossa da parassita, la famigerata… Ten e non aggiungiamo altro.
E per i bisognini come si farà? Ecco pronti 13 bagni chimici standard pronti alla bisogna, più altri 4 container con ben 35 bagni con collegamento di carico e scarico per la cifra di euro 74.847,00 ivati che verranno forniti dalla ditta Wisea Seven srl di Rende. Questi sono quelli dell’Oktoberfest… baciamo le mani, si dice così no?
E la pulizia e il decoro? La domanda è nata spontanea al nostro trio Occhiu’ delle meraviglie. Ed ecco a voi la deternina per l’impresa L’arte del pulire, con sede ad Aprigliano (Cs) per euro 19.276,00 ivati con trattativa diretta. E la spazzatura chi la va a smaltire? E qui abbiamo la Progitec srl di Castel di Ludica, Catania per la somma di euro 6.039,00.
E la destra dell’ordine e pure della disciplina poteva non prevedere un sistema di vigilanza nei tre giorni dell’evento ? Vabbè che i ticket costano 30 euro e per ubriacarsi servirebbe un capitale ma non si sa mai. Servizio di vigilanza affidato alla Coral Securitas servizi integrati srl per la somma di euro 25.284,00. Anche alla Coral Srl viene concessa l’autorizzazione al subappalto a favore della la Torpedine Srl. Entrambe ditte molto “famose” a Cosenza e dintorni per i loro appalti spregiudicati persino nei luoghi cosiddetti “sensibili”. L’anno scorso vinse la Torpedine e il subappalto toccò alla Coral Securitas. Come dire, cambiando l’ordine degli addendi il risultato è sempre lo stesso. Noblesse oblige.
Per la vigilanza antincendio viene accettata la convenzione stipulata con l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del corpo nazionale Onlus Sezione di Cosenza per un impegno di Euro 5,376,00 (determina n 1169 del 15/07/25) per servizio antincendio e sempre il 15/07/25 un’altra determina la numero n. 1170 con la liquidazione di euro 9.420,00 a favore del Comando dei Vigili del Fuoco di Cosenza per servizi di vigilanza antincendio per l’evento in questione.
Sappiamo bene che il nostro presidente e la sua CALABRIA DELLO SPETTACOLO non vivrebbe senza tanta promozione e pubblicità a tutti i livelli. Per il Vinitaly and the city l’Arsac determina euro 22.570,00 per la Mamma Jumbo Shrimp con sede a Verona per copertura mediatica. Poi ci sono delle campagne promozionali che non sono pensate solo per il Vinitaly di Sibari ma per la promozione degli eventi dell’Arsac. Alla Piroetta Srl con sede in Pescara vengono concessi euro 10.370,40 iva inclusa per servizi di realizzazione di contenuti audio video per eventi. Quindi anche il Vinitaly and the city dovrebbe essere incluso. Alla società Local Genus (editoria e comunicazione integrata del Dott. Massimo Tigani Sava) per attività di comunicazione integrata per fiere ed eventi un impegno di spesa di € 25.498,00. Ma questa è solo una piccola parte dei sovvenzionamenti elargiti dall’Arsac per la promozione.
Siamo a circa 1.500.000. DICASI UN MILIONE E MEZZO DI EURO. Se aggiungiamo i 220 mila euro dati direttamente dalla Regione alla Fiera di Verona ci avviciniamo ai due milioni. Un gigantismo che ogni anno cresce e mangia se stesso. Naturalmente questo è solo parte del rendiconto delle spese affrontate in occasione di un simile evento che più che esigente di promozione turistica e dei prodotti vitivinicoli ha come scopo di cullare l’egocentrismo del presidente Occhiuto e della sua corte dei miracoli.
Non abbiamo visto determine per quanto riguarda il beveraggio e i prodotti tipici. Mancano anche i costi del servizio hostess e steward. Mancano gli eventuali costi dei transfer dall’area dei parcheggi all’ ingresso dell’evento. Mancano i costi della promozione e pubblicità su stampa e tv locali. Mancano i costi assicurativi.
Daremo conto delle altre spese e contributi a partire dalla promozione della Rai che da una settimana è collegata a tutte le ore da Sibari. Così come le spese affrontate per assicurare i collegamenti ferroviari da e per Sibari nei giorni dell’evento. Dalla delibera n. 129 Dg del 18/07/25 avente per oggetto l’accettazione della convenzione tra Arsac e le Ferrovie della Calabria sappiamo che i servizi forniti in extra dalle Ferrovie della Calabria possono arrivare ad una spesa di € 100,000,00. E aggiungiamo pure questi.
Sia chiaro che tutte le ditte citate hanno fatto il proprio mestiere e siamo certi che svolgeranno il loro lavoro al meglio. Non sono loro in discussione. In discussione è la CALABRIA DELLO SPETTACOLO di Roberto Occhiuto. I dati sono chiari: da una parte lo spreco di denari pubblici in fiere, eventi e Capodanno. Dall’altra parte una Calabria con un PIL fermo nel 2024 come dicono i dati di Bankitalia. Una agricoltura sofferente e un commercio estero dei nostri vini che tocca percentuali risibili, siamo a circa allo 0,4%. La domanda finale nasce spontanea. Un così gigantesco spreco di denaro pubblico era proprio necessario? Oltre due milioni spesi per tre giorni di fiera di paese. Questa è la realtà vera non quella immaginaria del Tg3 Calabria e stampa al seguito che parlano di una fantomatica Calabria al centro dei commerci mondiali. Cosa non si fa pur di lisciare il pelo ai potenti di turno. Povera Calabria nostra!












