Cipolla di Tropea, sindaci e agricoltori si uniscono per tutelare ambiente e filiera produttiva

Un’ordinanza emessa lo scorso 23 agosto dai sindaci di Amantea, Vincenzo Pellegrino, e Nocera Terinese, Saverio Russo, ha sollevato un importante confronto. Il provvedimento vieta l’uso di fertilizzanti e pesticidi vicino a corsi d’acqua, pozzi e terreni costieri per proteggere le risorse idriche. Sebbene l’intento fosse chiaro, l’ordinanza ha creato incertezza tra i produttori della Cipolla Rossa di Tropea IGP.

Per risolvere la questione, si è tenuto un incontro ad Amantea che ha visto la partecipazione dei due sindaci, del direttore generale di Arpacal, Michelangelo Iannone, e dei rappresentanti regionali di Coldiretti e Confagricoltura, oltre a numerosi agricoltori e trasformatori della famosa cipolla.

Il sindaco Pellegrino ha chiarito che non si trattava di un atto punitivo, ma di un invito al rispetto delle normative. I rappresentanti degli agricoltori hanno accolto favorevolmente il clima di dialogo, mostrandosi disponibili a collaborare con Arpacal. Hanno anche proposto di installare strumenti di monitoraggio nei propri terreni, un gesto che dimostra la volontà di conciliare le esigenze di produzione con quelle ambientali.

I sindaci, a loro volta, si sono mostrati aperti a rimodulare l’ordinanza. Insieme ad Arpacal, hanno proposto l’istituzione di un Piano Operativo Integrato per il monitoraggio ambientale. Questo piano mira a coniugare in modo sinergico sostenibilità, salute pubblica e la valorizzazione di un’eccellenza calabrese riconosciuta a livello internazionale.

L’incontro si è concluso con l’impegno di tutte le parti a proseguire il dialogo, segnando un nuovo approccio in cui agricoltura e ambiente lavorano insieme per un futuro sostenibile.