Cassano. Le prodezze del clan Gallo (cedrone)-Guaragna-Maimone e le piroette degli ex papassiani

A Cassano, più che una campagna elettorale, è sembrato di assistere a un mercato delle vacche, dove le idee non contano e il vero collante è solo la conservazione di privilegi personali e familiari.

Da una parte c’è la comitiva capitanata da Gianluca Gallo cedrone, con la sua corte di fedelissimi lecchini pronti a reggere la file pur di non perdere il banchetto messo in piedi negli anni. Una schiera che guarda alla salvaguardia di incarichi, poltrone e soldi. Basti pensare al ruolo della famiglia Maimone–Guaragna, che ha trasformato cariche pubbliche e incarichi istituzionali in un vero e proprio patrimonio privato.

La presidenza dell’Associazione dei Laghi è finita nelle mani di Luigi Guaragna, che ha saputo accentrare potere e visibilità su di sé, trasformando ogni incarico in un piccolo trono personale. E come se non bastasse, il suo talento sembra brillare soprattutto nei concorsi a tempo indeterminato: a Villapiana, per esempio, la sorte ha voluto che proprio lui, guarda che caso, risultasse vincitore per un bel posto fisso. Una serie di coincidenze talmente perfette che più che meritocrazia sembra un manuale di magia applicato alla carriera.

Lo staff politico è popolato di amici e fedelissimi scelti più per lealtà a Gallo che per competenza.

La presidenza del Consiglio comunale è saldamente nelle mani di Sofia Maimone (1.800€ al mese), moglie del capo, a conferma che qui poltrone e privilegi restano rigorosamente in famiglia. Associazioni dei Laghi di Sibari, concorsi, incarichi e stipendi diventano strumenti per tutelare un piccolo “clan”, mentre gli altri devono “leccare la sarda”, come si dice comunemente a Cassano.

Non meno emblematico il caso di Chiara Alario, che con la solita furbizia da “amica degli amici” è riuscita a farsi liquidare dall’Arsac ben 2.500 € per un presunto “supporto web” al Vinitaly (determinazione n. 523 del 04.05.2024). Basta aggiustare qualche video sui social e il gioco è fatto: un click qui, un taglio là, e il compenso arriva puntuale. Chi l’avrebbe mai detto che bastasse così poco per trasformare un lavoro minimo in un piccolo tesoretto?

Poi c’è Savina Azzolino, entrata in consiglio comunale solo dopo le dimissioni pilotate di un collega poi diventato assessore in una giunta tutta tecnica: un colpo di mano orchestrato ad arte, mentre il fratello, guarda caso, guida l’auto di Gallo. Tutto resta in famiglia, ovviamente.

Dall’altra parte, però, lo scenario non è migliore. La candidata Felicia Laurito, dopo aver girato mezzo centrosinistra con Papasso, vincendo anche un concorso parecchio discusso sotto la sua guida e ottenendo appalti per la ditta di famiglia , oggi si scopre improvvisamente folgorata sulla via della destra di Occhiuto.

E poi c’è il caso tragicomico di Sara Russo: candidata con Papasso, flirt con la Lega sponsorizzando Molinaro, e oggi passeggera del carro dei 5 Stelle. Un tour politico che più che una militanza sembra un giro del mondo low cost, dove conta solo restare aggrappati a qualche simbolo, non importa quale.

Diciamocelo, non era difficile prevedere l’ennesimo exploit di Gallo e anche se a Cassano qualcuno ha provato a ostacolarlo, adesso la giunta comunale di Cassano si alzerà in coro a gridare “Gallo! Gallo!” come fosse lo stadio. Insomma, il teatrino era già scritto… e lo spettacolo va avanti, tra applausi selettivi e qualche sguardo di lato.