TTG: LA FIERA DELLA VANITA’ TRA MIA, NOSTRA, TUNNEL E ESPERIENZE SENSORIALI
E anche quest’anno il TTG di Rimini è stato un successone. Che cos’è il TTG i nostri lettori già lo sanno: è la manifestazione italiana leader per la promozione del turismo mondiale. In effetti è da molti anni che ha superato anche la BIT di Milano nella programmazione della successiva stagione turistica svolgendosi a conclusione di quella in corso. Da quando abbiamo il piacere di osservare questo mondo non ci ricordiamo un anno in cui lo stand della Regione Calabria, qui come a Milano, non sia fantastico, superlativo, sublime. Mai un anno di toni pacati e contenuti.
Poi quest’anno è il primo anno effettivo di Giovanni Galabrese, quello con la zeppola alla Agnelli, quello passato è stato l’anno di ambientamento, e del nuovo Direttore Generale al Turismo Raffaele Rio. Li potremmo definire i nuovi Stanlio&Ollio del turismo calabrese. Quest’anno al loro fianco ha debuttato MIA, l’ologramma ideato e pensato per accompagnare i visitatori in una Calabria virtuale.
Mai nome fu più indicato: MIA, intendendo forse qui è tutto Mio oppure tutto Nostro. Così Occhiuto capisce che il turismo è cosa di Fratelli d’Italia. Come tutti gli assessori e presidenti passati dal turismo, da Occhiuto ai predecessori Oliverio, Scopelliti, Loiero, lo stand della Calabria è sempre il piu’ bello, il piu’ fico, il piu’ attrattivo. Tutti i giornalisti e gli addetti al seguito a domandarsi: Specchio Specchio delle mie brame qual è lo stand piu’ bello della fiera? Ma quello della Calabria, tesoro mio, e giu’ una bella campagna promozionale e pubblicitaria assegnata alla stampa amica.
A tal fine tutti a riprendere i comunicati emessi dall’assessorato al Turismo, cambiare qualche virgola o anche no e rilanciare a piena pagina. E allora abbiamo: “Con un padiglione straordinario dedicato a Calabria Straordinaria, dotato di uno spazio immersivo e multisensoriale, la Calabria al TTG Travel Experience di Rimini si conferma ancora una volta protagonista, distinguendosi dalle altre regioni…”.
E uno va a pensare: ma ‘ste cazze di altre regioni d’Italia sono proprio poveracce, invece di uno stand avevano una catapecchia, una tenda da camping, un tavolo e una scrivania. E ancora, sempre dal comunicato della Regione: “Partecipiamo alle fiere da protagonisti, cosa che in passato non accadeva…”. Quindi in passato la Regione Calabria non partecipava al TTG di Rimini e alle altre fiere. Chissà se l’osservazione riguarda anche il presidente Occhiuto che deteneva la delega in precedenza. E chissà se questo passaggio è frutto del nuovo direttore Raffaele Rio. Per verificarne la veridicità poteva chiedere al Direttore generale ai tempi della presidenza Scopelliti. Un certo Rio Raffaele, forse un caso di omonimia. Ma il turismo in Calabria è così. Chi arriva cambia. Quello che andava bene ieri non va piu’ bene oggi. Alla Fiera di Rimini è stata lanciata la nuova politica turistica in Calabria. La possiamo racchiudere in un un acronimo. Si passa dal MID al DMO. Una rivoluzione copernicana. Voi direte ma che vuol dì? Ma è semplice, per quattro anni Occhiuto e Orsomarso (quando era assessore al Turismo) lanciarono i MID, I 100 MARCATORI DISTINTIVI IDENTITARI.
Per tre anni e passa tutti a parlare di ‘sti Mid, si fece perfino una commissione di studio, si finanziarono studi e progetti con tanto di grafici e opuscoli. Il tutto costato un paio di milioncini dei contribuenti calabresi. Poi l’anno scorso l’amore per i MID a Roberto Occhiuto è passato e Lenin Montesanto è emigrato all’assessorato all’Agricoltura sponsorizzato da Gallo cedrone e dalla Caligiuri. Lui, Robertino, continua a spendere e spandere con la Calabria straordinaria fatta di Capodanni Rai a go go, spot su tutte le reti televisive, dalla Rai a Mediaset a La 7, con le briciole elargite ai canali televisivi e ai giornali locali. Adesso arriva Giovanni Galabrese, quello con la zeppola, e lancia i DMO, Destination Management Organization. E che sarebbe questi DMO ? Ci risponde il nuovo esperto portato a disquisire a Rimini: “Sono gli organismi preposti all’organizzazione di tutta la filiera turistica, in Italia vengono regolati da norme regionali: l’ente competente in materia di turismo”.
Un’altra invenzione organizzativa, in pratica è il ritorno alle vecchie APT che furono un disastro totale. Ma l’importante è innovare a parole, rifarsi il look, fare schiumazza dalla bocca, consumare denari pubblici in operazioni inutili. L’operazione dell’ologramma MIA e della stanza immersiva merita un pezzo a parte. Tanto il turismo va per i fatti suoi fregandosene delle invenzioni del politico di turno. Poi abbiamo Raffaele Rio che dichiara: “Dobbiamo puntare a rafforzare ciò che c’è, ma anche puntare sulle Major che possono in qualche modo incrementare la nostra destinazione”. Chissà se Roberto Occhiuto è stato informato e chissà che ne dirà Eddie Wilson della Ryanair che si è scomodato a venire a fare campagna elettorale per l’amico Occhiuto, visto che in pratica Raffaele Rio afferma che non bisogna puntare solo sui voli low coast il cui ritorno a fini turistici non è granchè ma che bisogna puntare sulle compagnie di linea e sui tour operator internazionali. Questa è la nuova linea del turismo targata Fratelli d’Italia con tour operator amici al seguito.
TTG: E QUANTO CI COSTI
Quello che non cambia anche con la nuova linea di Fratelli d’Italia è lo spreco a piene mani di denaro pubblico. Il primo decreto dei primi di settembre riguarda l’affitto dell’aerea nuda e cruda per 495 mq direttamente dalla società Exhibition Groupo Spa che gestisce la Fiera di Bologna appartenente alla Regione Emilia Romagna per euro 261.415. Naturalmente avere fatto lo stand piu’ fico della fiera ha avuto i suoi costi. Per la progettazione e l’allestimento dello stand la Regione Calabria ha impegnato 169.580.00 affidando il tutto alla società Emvisia srl con sede a Padova. Poi abbiamo un altro decreto dirigenziale che impegna altri 158.600.00 dati alla societò Interexpo srl con sede a Milano per servizi aggiuntivi : struttura, arredi, illuminotecnica, grafica e servizi secondari.
Poi abbiamo un terzo decreto per servizi tecnologici a favore della società Media Engineering srl con sede a Roma per un importo di euro 109.190.00 per stanza immersiva SENSE Multisensoriale di forma cilindrica diametro 6 metri, noleggio Holographic Human con teca e servizi tecnologici secondari. Raffaele Rio entusiasta della cosa ha dichiarato: “Abbiamo puntato sull’unione tra innovazione e tradizione. Il nostro tunnel immersivo a 360° con una dimensione visiva, olfattiva e uditiva, permette ai visitatori di vivere una esperienza sensoriale totale”. Speriamo che di questo tunnel Israele e il Mossad non lo vengano a sapere altrimenti sono cazzi amari per tutti noi. Sembra quasi un centro benessere esperienzale. Chissa’ se era possibile fare anche la sauna e i bagni turchi. Qualche giornalista pero’ poteva chiedere al Dott. Rio se anche i massaggi fossero inclusi. Forse da parte di MIA l’intelligenza artificiale. Di certo di intelligenza umana non si riscontra traccia.
Siamo ad un totale di € 698.785. E state certi che mettendoci tutte le altre spese di missione per il personale, alloggi, fornitura alimenti e beveraggi simili sfioriamo se non arriviamo ad UN MILIONE DI EURO. Il tutto per 3 giorni di fiera. Complimenti! E i Calabresi pagano, tanto votano per questi spendaccioni scatenati.









