“Cosenza. Lo spostamento dell’ospedale Hub è uno scippo alla città e ai cittadini”

COMUNICATO STAMPA

Comitato “No Scippo” e Consulta del Commercio del Comune di Cosenza Associazioni dei Commercianti di Cosenza:

“Lo spostamento dell’Ospedale Hub di Cosenza è uno scippo alla città e ai cittadini”

Cosenza, 22/10/2025 — Il Comitato “No Scippo”, con il pieno sostegno della Consulta del Commercio, Artigianato e Attività Produttive del Comune di Cosenza, esprime la più ferma opposizione al progetto di spostamento del nuovo ospedale hub da Cosenza ad Arcavacata.

Secondo il Comitato e la Consulta del Commercio della città capoluogo, tale decisione rappresenta un atto di grave penalizzazione per la città di Cosenza e per l’intero sistema economico e sociale urbano.

I lavori, introdotti dalla Presidente della Consulta Maria Grazia Cavaliere, sono stati caratterizzati da una serie di interventi puntuali e in linea con la posizione del Comitato “No Scippo”. “Cosenza vive anche grazie alla presenza di uffici pubblici, servizi sanitari e attività commerciali connesse,” sottolinea la Cavaliere. “Spostare l’ospedale significa colpire indirettamente centinaia di negozi, bar, ristoranti e piccole imprese che oggi gravitano intorno al presidio sanitario e al suo indotto.”

“Lo definiamo uno scippo perché sottrae a Cosenza un’infrastruttura vitale, non solo sanitaria ma anche economica e sociale,” dichiara Sergio Nucci del Comitato No Scippo. “Un ospedale moderno e accessibile deve nascere dove esistono già servizi, collegamenti e una comunità che lo sostiene, ovvero a Vaglio Lise. Va bene il policlinico universitario ad Arcavacata ma l’ospedale hub resti a Cosenza”. Il trasferimento dell’ospedale verso Arcavacata, spiegano i rappresentanti della Consulta del Commercio, rischia di desertificare ulteriormente il centro urbano, allontanando migliaia di persone ogni giorno e indebolendo un tessuto economico già provato.

Nel dibattito sono interventi il dott. Mario Bozzo che ha evidenziato come “anche questo “scippo” sia la logica conseguenza di un modo di governare autoritario e antidemocratico, dove ogni decisione è calata dall’alto e le persone anziché cittadini sono considerati sudditi”.

Il prof. Paolo Veltri, dall’alto della sua esperienza universitaria, ha precisato che “il limite dell’individuazione di Vaglio Lise come aerea ad alto rischio idrogeologico è un falso problema. Ogni area con le conoscenze e le competenze attuali può essere trasformata in area idonea con opportuni interventi di messa in sicurezza. Parlare di rischio idrogeologico e non parlare delle soluzioni per attenuare il rischio è strumentale e pretestuoso”.

Nel dibattito sono intervenuti anche Giannino Dodaro per il Comitato Piazza Spirito Santo e il dott. Serafino Conforti del Circolo culturale Saragat, che ha evidenziato come ruoli e funzioni dei sanitari di un ospedale siano decisamente diversi da quelli dei docenti universitari. Nel dibattito sono intervenuti anche Carlo de Gaetano e Rosa Principe per il comitato “no scippo”, Fragale, Tartoni e Gravina per il Comitato Riforma-Rivocati e Sisca, Colucci e Perri per la Consulta. Il consigliere Ivan Commodaro dal canto suo ha garantito il pieno appoggio alle iniziative che si intenderanno intraprendere.

Alla fine dell’incontro i partecipanti hanno concordato di chiedere al presidente del Consiglio Comunale la convocazione di un consiglio aperto alla cittadinanza che veda la più ampia partecipazione delle forze politiche sociali, imprenditoriali e associative affinché esprimano la loro posizione sullo spostamento dell’ospedale a Arcavacata.

“La salute e lo sviluppo non si spostano per decreto,” conclude Bozzo. “Cosenza non può essere privata del suo ruolo di centro sanitario e di riferimento territoriale. Che Arcavacata abbia il suo policlinico universitario ma che Cosenza resti sede dell’ospedale HUB. Non resteremo in silenzio davanti a questo scippo.”