«L’inaugurazione della Cardiochirurgia di Reggio Calabria rappresenta solo l’ennesimo bluff referendario. Oliverio deve immancabilmente chiedere scusa a tutti i calabresi».
È quanto dichiara la deputata del M5S Federica Dieni. Che aggiunge: «La tragedia del giovane morto per dissezione aortica durante il trasferimento al Sant’Anna di Catanzaro dimostra, qualora ce ne fosse stato bisogno, l’inganno perpetrato dal Pd di Oliverio e dal ministro Lorenzin nei confronti dei reggini e dei calabresi. La verità è che il reparto di Cardiochirurgia non era pronto il 7 novembre e non è pronto adesso; ma i principali sostenitori del Sì hanno voluto comunque tagliare il nastro nel tentativo squallido di ottenere consensi elettorali».
«Oliverio – continua – ha insomma strumentalizzato il bisogno di avere, a Reggio e in Calabria, una sanità finalmente efficiente e moderna. È un atteggiamento politico riprovevole, ancor più grave se messo in atto da chi, con l’appoggio di un premier spregiudicato, tra qualche mese potrebbe diventare commissario regionale del settore sanitario».
«Il governatore – prosegue Dieni – non ha fatto tutto da solo. È giusto il caso di ricordare i manifesti osannanti diffusi dal Pd regionale, che ringraziava Oliverio per l’imminente apertura della Cardiochirurgia. Perché il capogruppo Sebi Romeo adesso tace? Perché nessun esponente dem ha sentito la necessità di fare mea culpa e di ammettere il madornale errore?».
«Se conosciamo bene i nostri polli – conclude la parlamentare 5 stelle –, i reggini e i calabresi non riceveranno mai le scuse da parte di chi ha messo in piedi questo spettacolo indegno. Per Oliverio e il Pd, in fondo, contano solo i voti, che siano quelli per il referendum o per le elezioni regionali. Del resto non gliene importa nulla».