Nessuno ormai si aspetta più dai politici virtù civili come la coerenza, presi come sono dalla sete di raccogliere consensi a tutti i costi, pur di restare a galla sulla scena che gli consente di arricchirsi di fama, di denaro e di potere. Siamo abituati a prese in giro ed intortamenti di ogni tipo, eppure pensavo che di fronte a problematiche sociali così terribili e dolorose, che distruggono intere famiglie ed economie, come il gioco d’azzardo, ci fosse quella “pìetas” capace di far sorgere coerenza e rispetto anche nelle facce più bronzee.
Ho dovuto ricredermi proprio in questi ultimi giorni nei quali ho scoperto che a pochi metri (!!!) dalla Parrocchia “Santa Famiglia” di Andreotta a Castrolibero, persone da sempre vicine alla “classe dirigente” di Castrolibero (Orlandino & co. per internderci), capaci di seguirli nelle sue trasferte elettorali pur di far apparire piene salette altrimenti vuote, hanno aperto una bellissima sala scommesse, slot e azzardo!
La cosa in se non fa particolare meraviglia, considerando che parliamo di imprenditori notoriamente privi di scrupoli, figurarsi se orientino le scelte economiche a criteri di opportunità sociale, ma sorprende tantissimo che questo sia avvenuto a pochi giorni dai proclami su tutti i giornali locali che volevano presentare Castrolibero quale la “terra promessa” del movimento No Slot di Cosenza, il sindaco Giovanni Greco e la sua onorata giunta come i cavalieri della tavola rotonda contro questa piaga sociale, e l’onorevole Orlandino “prezzemolino” il prode Artù che già parlava in TV e sui giornali delle sue proposte di legge sul tema.
Ora, mi chiedo, ma pensate davvero che la gente sia così stupida?!?
I capi del movimento No Slot di Cosenza sono Luciano Luciani, marito della vicesindaco Sabrina Pacenza, fedelissima di Orlandino, e Giuseppe Arcuri del movimento Focolari al quale appartiene proprio il sindaco Giovanni Greco. La proposta per la quale hanno fatto alcune manifestazioni di piazza è proprio quella di evitare che la piaga del gioco d’azzardo continui a diffondersi e, principalmente, che le sale non sorgano nei pressi di scuole, chiese, aree di ritrovo per ragazzi e persone in difficoltà…
Tutto molto ammirevole e condivisibile, e, visti i rapporti dei capi del movimento, ci aspettavamo davvero che Castrolibero diventasse “capofila” di questo movimento…
Ma una cosa sono le copertine dei giornali, un’altra è la realtà. Una cosa sono i proclami, addirittura gli strali contro gli altri sindaci che non avevano partecipato alla “chiamata alle armi” di prezzemolino Orlandino, altro sono gli affari, evidentemente succulenti, di tutta questa squallidissima gente.
Spero che il movimento No Slot scarichi questi personaggi ambigui al suo interno per poter avere più credibilità e riuscita.
Lettera firmata