Oggi pomeriggio, alle 17 e 30, avremmo dovuto tenere a piazza Kennedy, la prima di una serie di iniziative su temi che, secondo noi, sono dirimenti nel dibattito pubblico cittadino. La discussione odierna – che si terrà ugualmente anche se con i disagi logistici connessi allo spostamento improvviso ed inatteso di sede – verterà sul tema delle grandi opere. Continua la nostra opposizione sul tema e, soprattutto continuiamo a sostenere e a dimostrare l’inutilità di progetti come la metro (sindaco, era contrario anche lei) rispetto alle vere criticità presenti in città dia fastidio al grande manovratore, ma noi non riteniamo che questo lo spinga ad essere così preoccupato dal negarci gli spazi democratici….
Dopo regolare richiesta di utilizzo del suolo pubblico presentata al Comune di Cosenza, precisamente nei giorni 2, 19 e 24 maggio (nessuno si era degnato di una risposta e noi “ribelli” abbiamo chiesto tre volte il permesso per sicurezza), oggi alle ore 13:02 – a quattro ore dall’iniziativa – arriva la comunicazione da parte dello stesso che dovevamo cambiare location, e che non sarà più possibile utilizzare le piazze della nostra città per iniziative pubbliche.
Specificando che l’iniziativa si terrà, sempre allo stesso orario, all’angolo tra C.so Mazzini e via Brenta, non possiamo esimerci dal fare delle considerazioni.
Innanzitutto, diciamo al sommo architetto e pontefice che le piazze dai tempi della Grecia Classica sono state luogo di discussione per e fra i cittadini, è assurdo, quindi, che lei voglia trasformarle in deserti di cemento utili solo a chi le costruisce, impiantandovi per giunta banani di metallo pur di non offrire ombra e non mettere alberi veri.
Sappiamo che turbiamo i suoi sogni popolandoli di persone che parlano e discutono di un modello alternativo di città, ma non è ammissibile che un’associazione autofinanziata, dopo aver stampato inviti e locandine, veda quattro ore prima di un’iniziativa di cui lei DOVEVA essere a conoscenza spostata di sede. Nonostante questo, vogliamo tranquillizzarla, non sarà questo a fermarci e le garantiamo che non resteremo silenti, che l’amministrazione comunale non avrà campo libero nelle sue proposte di cementificazione (utili solo agli speculatori del mattone) alla distruzione del patrimonio ambientale e che non le permetteremo di continuare a nascondere i problemi delle persone sotto il tappeto di cemento. Nonostante decisioni folli come il negare le piazze (non vorremo mica turbare lo shopping parlando) saremo comunque presenti tra la gente per affermare le nostre ragioni, per costruire una Cosenza in Comune, solidale e contro gli interessi dei poteri forti, un’altra città rispetto a quella che lei erroneamente reputa “cosa sua”, come ha più volte dimostrato.
Comprendiamo, del resto, come tornato sul suo sedile di sindaco, abbia preso immediatamente ad infischiarsene di chi abita nella nostra città, specie di quegli strati sociali deboli che sono centrali durante le campagne elettorali, ma che poi vengono abbandonati in favore degli interessi della speculazione. Del resto, non ci aspettavamo nulla di differente, ma ora stiamo esagerando!!!
Cosenza in Comune – Un’altra idea di città