Reggio, Cafiero De Raho in corsa (anche) per la procura nazionale antimafia

Lunga giornata di audizioni ieri al Csm in vista della nomina del nuovo procuratore di Napoli. Per cinque ore la Commissione per gli incarichi direttivi ha ascoltato i tre candidati in corsa:il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho, il Pg di Salerno Leonida Primicerio e l’ex capo di gabinetto del ministro Orlando, Giovanni Mello, ora sostituto pg presso la Corte d’appello di Roma. La proposta di nomina della Commissione è prevista per metà giugno.

La gestione delle intercettazioni, le fughe di notizie, la gestione dei rapporti con la polizia giudiziaria e con la stampa: sono stati questi alcuni dei temi affrontati durante le audizioni svolte oggi a palazzo dei Marescialli dalla quinta commissione, chiamata a decidere chi proporre al plenum come candidato alla guida della Procura di Napoli.
La decisione della commissione, presieduta dal togato di Area, Valerio Fracassi, è attesa per la meta’ di giugno data anche la “particolare delicatezza e complessita’”, sottolineano al Csm, della pratica: la Procura napoletana, infatti, è in queste settimane all’attenzione delle cronache con il caso Consip e i rapporti con i pm di Roma.
Al Csm, ieri pomeriggio, sono stati sentiti per ben cinque ore i tre candidati alla poltrona più alta della Procura napoletana: ad esporre il proprio progetto organizzativo sono stati Federico Cafiero De Raho, attuale procuratore capo di Reggio Calabria, Leonida Primicerio, procuratore generale di Salerno, e Giovanni Melillo, fino a poche settimane fa capo di gabinetto del guardasigilli Andrea Orlando, oggi tornato in ruolo con funzioni di sostituto pg a Roma.
Tra questi tre candidati la commissione competente per gli incarichi di vertice dovrà compiere la sua scelta e proporre al plenum uno o più nomi per la nomina. Tra i temi affrontati durante le audizioni di ieri – alle quali hanno assistito non solo i componenti della quinta commissione, ma anche diversi altri consiglieri – anche quelli riguardanti il visto sui provvedimenti, l’esperienza fuori ruolo e le situazioni di incompatibilità parentale.
Il posto di procuratore capo di Napoli è vacante dallo scorso febbraio, quando Giovanni Colangelo ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti d’eta’, dopo la riforma che ha riportato a 70 anni il limite dell’eta’ pensionabile per i magistrati. Da allora, la Procura napoletana e’ guidata dal facente funzioni Nunzio Fragliasso.
Sono otto le candidature presentate al Csm per il concorso per la nomina del nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo: Franco Roberti, infatti, andrà in pensione nel prossimo autunno e, negli scorsi giorni, sono scaduti i termini per presentare domanda a palazzo dei Marescialli che dovrà decidere il nome del suo successore.
Le candidature che saranno vagliate dalla quinta commissione sono di Roberto Scarpinato, attuale pg di Palermo, Francesco Paolo Giordano, capo della Procura di Siracusa, Roberto Alfonso, procuratore generale di Milano, Federico Cafiero De Raho, procuratore della Repubblica a Reggio Calabria, Marcello Viola, pg a Firenze, Michele Prestipino, procuratore aggiunto a Roma, Leonida Primicerio, procuratore generale a Salerno e Giovanni Melillo, ex capo di gabinetto del ministro della Giustizia Orlando e ora sostituto pg a Roma.
La nomina del nuovo procuratore di Napoli è strettamente legata ad un’altra partita: la scelta del prossimo procuratore nazionale antimafia, visto che a novembre Franco Roberti lascerà l’incarico per raggiunti limiti di età. La ragione è che tutti e tre i candidati per il vertice della procura partenopea – il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho, il pg di Salerno Leonida Primicerio e l’ex capo di gabinetto del ministro Orlando Giovanni Melillo- sono in corsa per la guida della procura nazionale antimafia. Tra i concorrenti di peso per la successione di Roberti c’è pure il pg di Palermo Roberto Scarpinato.