“Qualche tempo fa ho incontrato Orietta Berti negli studi RAI di Milano, poco prima di essere intervistato da Fabio Fazio. E’ stato per me un vero piacere! Abbiamo chiaccherato per un po’, ci siamo raccontati i nostri impegni e ne ho approfittato per farmi un selfie assieme a lei che ho prontamente girato a mia mamma, sua grande fan. Insomma c’è stata subito una grande simpatia reciproca e mi ha detto che seguiva attentamente gli sviluppi del MoVimento 5 Stelle”.
Lo scrive su Facebook il candidato premier M5S Luigi Di Maio. “Ieri Orietta, intervistata in radio, da Un Giorno da Pecora ha raccontato di questo incontro e ha detto che voterà MoVimento 5 Stelle e la ringrazio per questo attestato di fiducia – aggiunge – Grazie a Dio in Italia c’è ancora libertà di voto, di espressione e di parola, ma il Pd l’ha denunciata all’Agcom sostenendo che avrebbe violato la par condicio. Una follia: in pratica secondo il Pd nessuno può esprimere pubblicamente la sua preferenza elettorale per il MoVimento 5 Stelle”.
Al termine della prima puntata Fabio Fazio saluta Adriano Sofri, anche a nome di Raidue, e al ”Corriere della Sera” arrivano numerose telefonate di protesta. Numerosi telespettatori hanno telefonato indignati: ”Uno scandalo. Non è compito del servizio pubblico prendere posizione sui queste questioni”.Fazio aveva detto testualmente: “Vorrei soltanto dire una cosa seria: noi ci siamo molto divertiti con questo gioco di memoria degli anni Settanta. Ma mi spiace solo che a scherzare su questi anni, che hanno ancora delle code che rimangono ai giorni nostri, non ci siano alcune persone che avrebbero voluto magari divertirsi con leggerezza, con noi. Ne saluto uno per tutti: Adriano Sofri. Ci siamo consultati prima con la rete: sentivamo di fare questo saluto“.
Poi, il giorno dopo, quando è scoppiato il putiferio – proteste, polemiche, interrogazioni parlamentari – Fazio ha detto di aver voluto soltanto “ricordare le ferite di una generazione”. “Repubblica” andò giù duro con le critiche: “… Avrebbe potuto farlo. Forse avrebbe dovuto. Ma ha detto tutt’ altro: ha soltanto rimpianto che Sofri non potesse stare lì a “divertirsi con leggerezza” assieme a lui, a Orietta Berti e ai Cugini di Campagna. E’ stata una sfortunata coincidenza che il debutto di ‘Anima mia’ sia capitato proprio nei giorni della condanna per l’ omicidio Luigi Calabresi (il commissario di polizia e addetto alla squadra politica della Questura di Milano del quale è stato riconosciuto responsabile Adriano Sofri, ndr), e che il varietà nostalgico di RaiDue sia arrivato dopo quarantotto ore in cui telegiornali e programmi sono stati riempiti – fino a tracimare – dai dubbi e dal dolore lasciati proprio dagli anni Settanta…”. Adriano Sofri aveva risposto così a Fabio Fazio.
7 febbraio 97
Caro Fabio Fazio, mi astengo dal salutarla pubblicamente, per discrezione. Ho però visto che alcuni commentatori ritengono che non potrei felicitarmi dell’accostamento con la sua versione degli anni Settanta, che anzi a suo tempo avrei dovuto detestare. In verità, ho ricordi confusi e forse opportunistici. Ho senz’altro canticchiato “Questo piccolo grande amore”. Negli scorsi giorni, essendomi venuto insperatamente in soccorso Celentano, mi sono ricordato di una canzoncina molto in voga in certe barricate della Pisa di quasi trent’anni fa, davanti a una fabbrica minacciata: “Azzurro, ci rivedremo tutti a Porto Azzurro, perché…”. Com’è scanzonata la vita.
Ho molto da farmi perdonare da Orietta Berti, della quale conoscevo “Fin che la barca va”: sicché, quando una mattina lessi sull’argine del Tevere la scritta cubitale: “Orietta Berti è pazza”, ne fui folgorato come da una rivelazione, e intitolai così alcuni editoriali del nostro famigerato quotidiano.
Per il resto, a differenza di lei, sono cresciuto senza televisione, cioè con tetto di tegole senza antenne, come quelli di Recanati al tempo di Leopardi, e sono rimasto senza fino alla soglia degli anni Ottanta. Perciò ora guardo con gran scrupolo “Anima mia”, trovo squisita Sabina Ciuffini, e mi commuovo (davvero) ascoltando Claudio Baglioni che esegue “Heidi”. Grati saluti.