Il Movimento Cinquestelle ha ufficializzato i suoi candidati nei collegi plurinominali ovvero nei cosiddetti “listini bloccati”. Nel collegio della Camera Calabria Nord il capolista è il coriglianese Francesco Forciniti, attivista puntuale e presente nella denuncia del malaffare. Nel collegio della Camera Calabria Sud ai primi tre posti ci sono gli uscenti Dalila Nesci, Paolo Parentela e Federica Dieni, che hanno fatto la loro parte con dignità nella legislatura appena trascorsa. Le dolenti note arrivano dal collegio plurinominale Calabria del Senato dove il capolista è il pessimo Nicola Morra.
PLURINOMINALE CALABRIA NORD CAMERA:
Francesco Forciniti
Elisa Scutellà
Alessandro Melicchio
Luigia Leone
PLURINOMINALE CALABRIA SUD CAMERA:
Dalila Nesci
Paolo Parentela
Federica Dieni
Riccardo Tucci
PLURINOMINALE CALABRIA SENATO:
Nicola Morra
Bianca Laura Granato
Giuseppe Auddino
Maria Pompilio
A questo punto non possiamo far altro che completare la lettera aperta che avevamo scritto al candidato premier Luigi Di Maio nelle settimane scorse, nella speranza che non ci venisse propinato ancora Morra.
Caro Luigi Di Maio,
l’anno che è appena arrivato sarà fondamentale per te e per il Movimento Cinquestelle. Io non credo che ce la farete a vincere le prossime elezioni ma non c’è dubbio che grazie al risultato che otterrete metterete le basi per governare l’Italia. Sì, perché dopo aver visto il prossimo governo formato da Gentiloni, Minniti, Berlusconi e da quel che rimane del Pd, gli italiani finalmente avranno il coraggio di dire basta e vi voteranno in massa.
Caro Di Maio, in molti qui a Cosenza e più in generale in Calabria sarebbero molto tentati di votarvi ma come sai bene a Cosenza e in Calabria il Movimento Cinquestelle ottiene risultati assai deludenti alle elezioni e il motivo lo conosci già. Io non posso fare altro che ribadirtelo, almeno per quello che succede nella mia città.
A Cosenza le legittime aspirazioni di protesta di centinaia di attivisti sono bloccate da un signore che si chiama Nicola Morra e che è stato eletto senatore nel collegio di Cosenza nel 2013 non perché è stato bravo ma solo perché era messo in cima alla lista del Movimento. In tutti questi anni ci saremmo aspettati una politica di denuncia nei confronti della corruzione dilagante e soprattutto nei confronti di tutti quei delinquenti di politici che continuano a governare e a fare il bello e il cattivo tempo. E invece niente.
Morra – nel periodo in cui ci siamo illusi che volesse combattere il sistema di potere a Cosenza – mi ha invitato nella mia qualità di giornalista di rottura alla manifestazione che ricordava i dieci anni del Meetup di Cosenza nel settembre del 2015 e in quella sede ho elencato, per filo e per segno, le malefatte, le ruberie e i reati di tutti i politici cosentini ed in particolare del sindaco che ancora ci governa. Quelle informazioni, raccolte da alcuni bravi attivisti, sono state poi la parte essenziale di un esposto presentato proprio dal Movimento Cinquestelle alla procura di Cosenza che ha prodotto minimi risultati perché i magistrati sono complici e conniventi del sindaco.

Il problema però, caro Di Maio, è che dopo aver presentato quell’esposto e nell’immediatezza delle elezioni comunali del 2016, il senatore Morra invece di candidare un ragazzo o una ragazza in grado di fare una campagna elettorale d’attacco e di denuncia, ha presentato come portavoce del Movimento un vecchio trombone settantenne, arnese scassato del sistema di potere che ammorba Cosenza da decenni e per di più vicino alla massoneria deviata. Questo signore infatti fa parte di un’accozzaglia di gentaglia che si traveste da “Cavalieri del Santo Sepolcro” per curare meglio i propri loschi affari. E’ del tutto evidente, di conseguenza, che Morra – con questa assurda candidatura – ha voluto favorire i politici corrotti evitando loro la concorrenza dei Cinquestelle. E mi fermo qui, perché potrei essere anche più cattivo e non voglio esserlo.
Ecco, caro Di Maio, il tuo Movimento Cinquestelle alle ultime elezioni di Cosenza è stato rappresentato da questo candidato “mascherato” (che vedi in foto), che ha preso pochissimi voti e ha trascinato nel ridicolo tutti i grillini facendo una campagna elettorale senza una parola di denuncia nei confronti dei politici corrotti. Non solo: così facendo, Morra ha spaccato in due il Movimento cosentino e così oggi ci sono due Meetup: quello che fa capo al senatore e quello che fa capo ai ragazzi che hanno deciso di dargli battaglia avendone toccato con mano la falsità ed essendo rimasti clamorosamente delusi nelle loro aspettative.
Ora, ti renderai conto che dopo aver riproposto la candidatura di questo signore, io e altre migliaia di cosentini non potremo certo votare il Movimento Cinquestelle. Questo vuol dire che anche tu – almeno qui a Cosenza – non hai intenzione di voler cambiare veramente le cose. Perché il primo cambiamento va fatto nelle persone deputate a dare un calcio alla corruzione e al malaffare. Di conseguenza, caro Di Maio, a Morra votatelo da solo. Io e tanti altri, anche per questa tornata elettorale, non andremo a votare. Tanto per cambiare…
Gabriele Carchidi