Cosenza EcoCampione… ma de che? L’Istat smentisce (di Matteo Olivieri)

Arturo Bartucci, l' assessore Carmine Vizza e Maximiliano Granata

E’ battaglia di numeri tra le statistiche del Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica (Comieco), che incoronano Cosenza tra i comuni virtuosi d’Italia, e le statistiche ufficiali dell’Istat (su dati ISPRA), che rivelano l’esatto opposto.Come stanno le cose?

di Matteo Olivieri

“La città di Cosenza si conferma una vera e propria eccellenza in materia di raccolta differenziata. Lo dimostra la menzione ricevuta dal Comune come «EcoCampione in carta e cartone» per il 2017”. E’ questo il ritornello contenuto nel comunicato stampa del Comune di Cosenza, che gira in rete da qualche ora. Ma è proprio così? Dagli ultimi dati ufficiali dell’Istat, diramati lo scorso 9 gennaio 2018, risulta il contrario. Infatti, la percentuale di raccolta differenziata relativa alla tipologia di rifiuto “carta e cartone” – certificata dall’Istat nel Comune di Cosenza – risulta essere del 28,3% (2016), un valore perfino in diminuzione rispetto a quella ottenuta l’anno precedente, quando risultava essere del 28,4% sul totale della raccolta differenziata.

La percentuale di raccolta di carta e cartone a Cosenza è cresciuta negli anni, ma rimane ancora al di sotto della media nazionale.

Una percentuale tutto sommato modesta, che corrisponde a 4.151,5 tonnellate di carta e cartone raccolte, tale da far raggiungere al Comune di Cosenza il 58. posto in Italia. Questo valore equivale ad un totale di 61,5 kg di carta e cartone raccolti per abitante. Giusto per un confronto, nella rilevazione Istat di quest’anno riferita a Bari risultano essere stati raccolti 100,8 kg di carta e cartone per abitante (circa 10 volte di più), mentre a Piacenza risultano addirittura 146,1 kg per abitante. In totale, su 116 comuni capoluogo di provincia o città metropolitana, appena 55 risultano avere una percentuale di raccolta di carta e cartone superiore alla media nazionale (65,1 kg/abitante), mentre altri 58 Comuni si situano al di sotto della media nazionale e, in due casi (Enna e Caltanissetta), non esistono dati disponibili (sic!). Questo vuol dire che la strada verso un recupero virtuoso di materie prime-seconde è ancora lunga e tortuosa.

In Calabria si registra una grande difficoltà a far crescere la percentuale di raccolta differenziata. Cosenza è certamente posizionata meglio degli altri comuni capoluogo, ma la strada verso alti livelli di raccolta differenziata è ancora lunga e complessa.

Se quindi ci si riferisce alla composizione dei rifiuti, è certamente vero che il “peso” della raccolta differenziata di carta e cartone a Cosenza è superiore alla media nazionale (che è del 26,4%), ma si tratta pur sempre di un quantitativo ancora lontanissimo dai vertici della classifica nazionale. Volendo poi estendere l’analisi a tutte le altre tipologie di rifiuti differenziati, si può facilmente vedere come Cosenza si classifichi sistematicamente al di sotto della media nazionale. Per esempio, per il vetro (10,3% a fronte del 12,0% nazionale), le materie plastiche (2,9% a fronte del 7,2% nazionale), metalli (0,5% a fronte del 1,4% nazionale) e legno (0,1% a fronte del 4,5% nazionale). E la lista potrebbe continuare per le altre tipologie di rifiuti. Pertanto, fa sorridere il tono celebrativo del comunicato stampa ufficiale, in cui si spiega che «il Comune di Cosenza fa parte del Club dei Comuni EcoCampioni, una vera e propria rete che raggruppa in Italia 105 comuni e che è promossa dal Comieco, il Consorzio Nazionale per Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica», visto che i comuni capoluogo di provincia (incluso le città metropolitane) censiti dall’Istat sono in totale 116. Come dire, siamo tutti campioni! 

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E’ quindi vero che «il Comune di Cosenza si sia distinto tra i comuni più virtuosi d’Italia»? No, davvero. Forse sarebbe bastato sostituire alla parola “Italia” la parola “Calabria” per rendere il testo del comunicato stampa ufficiale più credibile, ed evitare così inutili polemiche. Tuttavia, in questo modo la notizia avrebbe avuto sicuramente un minore impatto mediatico. Infatti, già da anni sappiamo che il Comune di Cosenza è il più virtuoso comune capoluogo della Calabria, soprattutto a causa dello stato penoso o addirittura semi-inesistente della raccolta dei rifiuti nelle altre città calabresi. Infine, è doverosa una critica al famigerato comunicato stampa del Comune di Cosenza, in cui si legge tra l’altro che «a conclusione del progetto, saranno premiate le aziende che hanno dimostrato di aver “riciclato” più carta e cartone nel periodo di svolgimento del concorso». Insomma, ai cittadini si chiede di differenziare i rifiuti, e poi ad essere premiate – spesso con premialità aggiuntive in denaro pagate dai bilanci comunali – sono le aziende, che in tutto ciò non hanno pressoché alcun merito. A quando una raccolta differenziata che produca benefici reali per le tasche dei cittadini?