Ne ho sempre sentito parlare, dai tempi del presidente Nixon. Ed ho capito che tutti ci tengono a farla propria. Ognuno la tira dalla giacchetta sperando di portarla dalla propria parte. Ha avuto più pretendenti lei che miss mondo. Tra questi anch’io.
E come tutti l’ho cercata, inseguita, braccata, ma non sono mai riuscito a trovarla. Vorrei tanto poterci parlare, ma è sfuggente come un mito che aleggia nella storia di cui si conoscono le gesta, ma non le fattezze. Individuarla è difficile. Bisogna immaginare le sue forme e la sua consistenza. Bisogna immaginare il suo volto. E sperare di riconoscerla se ti passa accanto. E’ la “maggioranza silenziosa” che vorrei tanto incontrare. Mi piacerebbe scambiarci quattro chiacchiere per capire cosa pensa, come immagina il futuro, e chiedergli come vive il presente. Ma la domanda delle domade che vorrei fargli è: ma tu “maggioranza silenziosa” da che parte stai? Giusto per mettere le cose in chiaro.
Ieri al corteo dei Prendocasa mi sono fatto questa domanda: ma a Cosenza esiste la maggioranza silenziosa? E allora ho iniziato a cercarla osservando la gente, mentre mi recavo al corteo, che percorreva corso Mazzini muovendosi come se tutt’attorno non succedesse nulla. Niente urla da corteo, niente fuochi d’artificio, niente ballerine che danzano sospese nel vuoto. L’ho cercata anche nelle persone che di fretta, e con la macchina in doppia fila, entravano nel supermercato per fare la spesa, e poi di corsa a casa a preparare da mangiare ai bambini, altro che nani e ballerine. L’ho chiesto perfino ad una signora che stendeva i panni dal balcone, assorta in chissà quale suo pensiero, e lontana anni luci dai colori e dai suoni della festa, ma non mi ha risposto.
Durante il percorso del corteo ho pensato di trovarla tra i tanti automobilisti intrappolati nel traffico di viale Parco che più che pensare al ponte pensavano quanto ancora sarebbe durata la loro agonia nell’ingorgo. Li ho sentiti imprecare contro il ponte e contro i manifestanti mentre, tra una clacsonata e l’altra, cercavano di aprirsi un varco per far ritorno a casa. Altro che fuochi d’artificio.
Arrivati alla fine del corteo ho pensato: se a guardare lo spettacolo dell’inaugurazione del ponte ci sono 3mila persone che sommate a qualche centinaio di manifestanti fanno 3200, il resto dei cosentini – al netto dei 20mila che sommati ai 3000 presenti fanno il totale dei voti con i quali Occhiuto è stato eletto – ovvero i restanti 40mila e oltre, si può dire che fanno parte della maggioranza silenziosa? E se sì, sono contro o a favore del ponte?
Giusto per capire da che parte pende realmente il pendolo.