Politiche 2018, gli impresentabili del centrodestra: Cinghiale e cazzaro jr, Jole “Isis” e “trombone” Naccarato

L’obiettivo? Perdere (quasi) tutti i collegi uninominali ed è assai probabile che ci riesca. Se nel Pd la logica di Tafazzi (quello che si dà da solo le martellate sulle palle) impera, in Forza Italia la strada per la sconfittà è più che mai aperta.

Il più furbo di tutti come al solito è il Cinghiale, il cui “cucciolo”, alias Cinghiale junior, al secolo Andrea Gentile, sarà candidato nel collegio Castrovillari-Paola, come ci hanno anticipato sia i giovani (ormai ex) forzisti sia gli attivisti delusi del Movimento Cinquestelle, il cui patron Morra ha piazzato proprio in quel collegio la proprietaria di una clinica (!!!) per favorire il Cinghiale, al quale è legato da vecchi e nuovi intrallazzi.

Tutti gli altri candidati sono a serissimo rischio trombatura. Iniziando dal collegio camerale di Cosenza dove incredibilmente hanno riesumato quel gran “trombone” di Paolo Naccarato, senatore “cossighiano” vicino ai servizi segreti. Uno che perse le elezioni pure a Fiumefreddo, giusto per capire. E siccome Giacometto Mancini, candidato del Pd, è più debole di un soldato ferito, ecco che i Cinquestelle (visto che non c’è di mezzo il Cinghiale) rischiano di far diventare deputata la “pupilla” di Pippo Callipo, tale Anna Laura Orrico, che quella gran furbacchiona di Laura Ferrara, la “marionetta” del “puparo” Morra, ha piazzato contro questi due ronzini (Mancini e Naccarato) che la gente non voterà per dispetto.

Idem come sopra al Senato, dove a contrastare (si fa per dire) Morra affiliato Cinghiale e la svampita di Lorica Sonia Ferrari sarà una perfetta sconosciuta, Fulvia Caligiuri, messa lì proprio per… perdere. Mentre Jole “Isis” Santelli e Roberto “cazzaro junior” Occhiuto, come ampiamente previsto, si sono piazzati nei listini proporzionali della Camera di Cosenza e provincia (Nord e Sud) al numero uno e non avranno neanche l’assillo di prendere voti nei collegi.

Ernesto “Mollettun” Rapani e Fausto “Pallone gonfiato” Orsomarso, seguaci della Meloni, saranno invece sistemati rispettivamente nel collegio camerale di Corigliano (spodestando il generale Graziano, che così è rimasto col cerino in mano…) e al primo posto del listino Nord.
Nessuna novità da Catanzaro: Mimmo Tallini correrà per la Camera, il “nuovo arrivo” in Fi, Piero Aiello, per il Senato mentre Wanda Ferro si cimenterà a Vibo.

A Reggio le sole clamorose sorprese: Berlusconi ha fatto fuori sia Alessandro Nicolò (si è accorto che è l’uomo dei clan) che Giovanni Bilardi ma non è riuscito a scrollarsi di dosso Ciccio Cannizzaro, il braccio destro di Caridi, che ha spuntato una candidatura nel collegio senatoriale Reggio-Gioia.