Meno 27 giorni al voto e la situazione in provincia di Reggio Calabria è la seguente.
Il centrodestra è raggiante ma con tanti “impresentabili” che stanno cercando in tutti i modi di ottenere l’immunità parlamentare e salvarsi da inchieste molto importanti. Ciccio Cannizzaro e il suo sponsor Peppe Pedà stanno girando tutti i paesi della Piana di Gioia Tauro a promettere di tutto e di più ma la gente ormai non è stupida e li lascia parlare per poi votare dentro l’urna il Movimento 5 Stelle.
I grillini potrebbero fare il “pieno” non solo nel collegio di Gioia-Palmi (dov’è candidato Giuseppe Antonio Germanò) ma anche nella città di Reggio Calabria, dove nel collegio camerale addirittura la coalizione di centrodestra candida Franco Talarico, l’ex presidente del Consiglio regionale, bocciato dal suo stesso elettorato ossia quello di Lamezia Terme. Avete capito bene: un lametino candidato a Reggio Calabria città! Praticamente ha già perso, a vantaggio di Federica Dieni, deputato uscente dei 5 Stelle.
Se il centrodestra è impresentabile, il centrosinistra non è da meno. Infatti se l’anonimo sconosciuto professore Amaro, candidato per il Pd al Senato di Reggio sa già di non avere nessuna chance, si può dire la stessa cosa (nonostante gli strepiti) per la candidata Elisabetta Tripodi, sfidante di Cannizzaro nel collegio Gioia-Palmi, paladina dell’antimafia ma con sponsor molto deboli per competere con i suoi avversari: sia quelli che già da tempo hanno chiuso “gli accordi”, sia i grillini.
E – dulcis in fundo – troviamo nel collegio camerale di Reggio Calabria il numero uno per “salto della quaglia”, il senatore Nico D’Ascola, eletto con il centrodestra e voluto da Scopelliti, transitato con l’NcD di Alfano e passato infine a sinistra sotto la protezione di Renzi. Insomma, il “massimo” della coerenza, che lo farà arrivare ancora peggio di Talarico ossia ultimo…
Manca ancora un po’ di tempo prima del voto e le sorprese saranno tante… c’è da scommettere ma attenti alle scommesse “illegali”, non si sa mai…