Qualcuno ci ha sussurrato in un orecchio come mai non avessimo ancora analizzato le situazioni che ruotano attorno al Cinghiale e al suo ritorno in Forza Italia all’indomani dei risultati elettorali. Bene, provvediamo subito chiarendo perché lo stesso animale, in combutta con Scopelliti, ormai convertito al “salvinismo” e al leghismo, si sta riprendendo il centrodestra. Con buona pace dei fratelli Occhiuto e di quella incapace di Jole Santelli.
Eccoci allora all’analisi di.quanto avevamo previsto a due settimane dal voto (http://www.iacchite.com/politiche-2018-vi-spieghiamo-cinghiale-si-riprendera-la-guida-forza-italia/).
La Lega Nord non prende voti soltanto a Reggio Calabria e provincia ma prende anche una percentuale altissima sul Tirreno, dove è coordinatore il Cinghialotto Francesco Mercurio (erede di Gianfranco Ponzio come tutore del Cinghiale jr, al secolo Andrea Gentile) con Forza Italia depotenziata e Andrea Gentile in un certo senso sfortunato perché colpito e “fatto fuori” dallo tsunami grillino inarrestabile…

Il Cinghiale jr tuttavia può consolarsi perché il dottore Misiti (eletto però in un altro collegio) alla fine l’hanno scelto proprio i grillini che se la fanno col Cinghiale e per il giovane Andrea ci sarà spazio certamente alle prossime regionali.
Il Cinghiale semmai è più preoccupato per come è andata male a Catanzaro al suo amico Piero Aiello, anche lui trombato come suo figlio ma al Senato. Tuttavia, le ultime dichiarazioni del neosenatore Marco Siclari e del neodeputato Ciccio Cannizzaro da Reggio, entrambi intrallazzati con il regista occulto Peppe Scopelliti, lasciano presagire che Tonino Gentile non sta certo fermo a guardare e che quindi – come sembra assodato – se farà squadra con Peppe (che rischia il carcere), Totò (Caridi, attualmente impegnato proprio in… carcere), Cannizzaro e Siclari (splendidamente a piede libero), oltre che con i grillini scelti da lui insieme al socio Morra e alla di lui alleata Laura Ferrara in Canonaco potrebbe far valere questa forza a Berlusconi in persona…
Ricapitolando: nonostante delle sue previsioni si siano poi effettivamente verificate soltanto il largo e scontatissimo successo dei grillini a Cosenza (Camera e Senato, facendo fare una pessima figura agli Occhiuto e alla Santelli) e il risultato straordinario della Lega Nord sul Tirreno a guida Mercurio e quindi con i voti di lista del Cinghiale spostati da Forza Italia a Salvini, Tonino u furbu a differenza dei fratelli truffatori e della madonna piangente se la ride lo stesso.
Anche se Aiellp e suo figlio hanno perso, siamo convinti che per quanto sopra esposto, Tonino Gentile riuscirà a riprendersi ugualmente Forza Italia grazie all’accordo sottobanco con Peppe Scopelliti, che potrebbe uscire alla luce del sole se il “boss” reggino non finirà in carcere per il caso Fallara.
Consentiteci ancora una osservazione sulla Lega. Il fido Mercurio si spenderà certamente questo suo ottimo risultato con i vertici e quindi con Salvini e di conseguenza con Peppe “occulto”. Appena riceverà l’investitura per correre anche alle Regionali 2019, Tonino Gentile non solo lo aiuterà ma insieme, facendo squadra con tutti quei pezzi di delinquenti, potrebbero prendersi Lega e Forza Italia della Calabria in mano ed avere tutto il centrodestra calabrese praticamente ai loro piedi. A questo punto, per disarcionare definitivamente quel babbeo di Occhiuto, Tonino Gentile potrebbe addirittura candidarsi a presidente della Regione, imbarcando il Cinghiale jr nelle liste e tenendosi libera qualche altra soluzione per la città di Cosenza (liste civiche più o meno “cattoliche”) ed eliminando definitivamente gli Occhiuto e la Santelli. Alla prossima!