Lettere a Iacchite’: “Resto al Sud: un grande fallimento dei soliti politici”

Non è Resto al Sud, ma fuggite dal Sud

Resto al Sud, sbandierato come possibile soluzione per i nostri ragazzi che volessero rischiare per rimanere nella loro terra, si avvia al fallimento.

I dati ad oggi sono questi: disponibilità euro un miliardo e duecento mila. Domande presentate ad oggi – come risulta sul sito di Invitalia – 1445. Ciò significa che se andassero tutte approvate, con una media di impegno di 60.000 euro, si potrebbero spendere 100 milioni di euro scarsi. Quindi, un fallimento totale: un miliardo di euro che doveva essere speso al Sud e che invece ritornerà come al solito al Nord.

Vi sono almeno due motivi per questo fallimento. Il primo è rappresentato dalla classe politica di tutta la Calabria e del Sud e al suo disinteresse per le cose che comportano costruzione, impegno e progettualità. Un dato oggettivo? Invitalia consentiva ad ogni associazione o Ente pubblico o privato che si trova al Sud, di accreditarsi per fornire assistenza e promozione ai giovani interessati.

Ebbene, in Calabria sono solo 9 quelli accreditati, come Enti pubblici solo la Provincia di Cosenza e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il resto qualche associazione, a Polistena, Maropati, Petilia Policastro, Crotone, S. Eufemia, Rende e Montalto Uffugo. Quindi nessun Comune ha voluto investire sui giovani con progetti che non fossero assistenziali.

Ma vi è un altro aspetto che bisognerebbe approfondire, e di cui ho qualche testimonianza diretta. I colloqui che i tecnici di Invitalia stanno effettuando in Skype o a Roma per esaminare i giovani sono non solo molto rigidi, ma in alcuni casi bocciano progetti in maniera pretestuosa, chiedendo magari ad un giovane di 18 anni, che vuole aprire un ristorante, con titolo di scuola alberghiera, quali esperienze lavorative avesse fatto e a risposta negativa si boccia.

Allora, più che Resto al Sud, è scappa dal Sud, e la saldatura è come sempre la classe politica del Nord, che fa di tutto per far fallire i progetti al Sud per appropriarsi delle risorse dei calabresi, e una classe politica del Sud che rifiuta ogni proposta di autonomia e capacità produttiva, chiedendo solo progetti di spesa e assistenziali

Luciano Luciani – Mendicino