Aci Cosenza di nuovo senza guida: da Forciniti ad Arena tutti i retroscena

L’Aci (Automobile Club Italia) di Cosenza è di nuovo senza guida. L’ultimo presidente, Renato Arena, direttore della Motorizzazione Civile, è stato costretto a dimettersi dalla carica un anno dopo la sua elezione per grossolani conflitti di interesse e ha pensato bene di dimettersi anche da consigliere per provare a “paralizzare” ancora l’attività dell’ente. Tutto questo ad appena un anno dalle dimissioni del suo predecessore ossia Giovanni Forciniti, nome molto noto nel sottobosco politico calabrese, fresco di nomina regionale a commissario dell’ente in house Calabria Lavoro, famigerato carrozzone politico. E così, anche per quest’anno, gli appassionati non vedranno la Coppa Sila e i manovratori continueranno a tramare sottobanco senza paura di essere “disturbati”. O almeno così sperano, perché la situazione è talmente grottesca da rasentare il tragicomico.

Ma proviamo a mettere un po’ d’ordine nelle ultime paradossali vicende dell’Aci di Cosenza. Partiamo da maggio 2016, quando l’Aci nazionale chiede al Mibact ovvero il ministero di sorveglianza sugli Automobile Club italiani, di commissariare l’Aci di Cosenza perché il consigliere Giovanni Forciniti, dopo essersi dimesso per motivi personali dalla carica di presidente, lasciando il posto a ottobre a Sergio Aquino (già vicepresidente), mette in moto un meccanismo tutto particolare.

Forciniti infatti si dimette senza avvertire il Consiglio dell’Aci di Cosenza ma scrivendo una lettera all’Aci nazionale, con la quale annunciava le sue dimissioni anche dal Consiglio, determinando così – secondo Roma – la mancanza del numero legale. Un intoppo non di poco conto, visto e considerato che l’Aci di Cosenza stava per organizzare la Coppa Sila, riportandola tra l’altro sul suo circuito “storico” per la terza volta. Morale della favola: la tradizionale corsa cosentina salta privando migliaia di appassionati del suo spettacolo.

A settembre 2016, dopo aver provocato, di fatto, l’annullamento della Coppa Sila, il Mibact nomina un commissario, che paralizza per altri otto lunghi mesi l’attività dell’ente e finalmente convoca le nuove elezioni per il 13 maggio 2017, dunque giusto un anno fa. In tempo però per determinare il secondo anno senza Coppa Sila per l’impossibilità temporale di poter organizzare la manifestazione. Viene eletto nuovo presidente dell’Aci di Cosenza Renato Arena, direttore della Motorizzazione Civile, con un colpo di mano ben orchestrato e palesemente al limite della legalità per l’evidente conflitto di interesse esistente tra i due ruoli (presidente dell’Aci e direttore della Motorizzazione). Il ricorso presentato al Tar contro la sua elezione tuttavia è ancora in attesa di responso e il direttore dell’Aci Cosenza Saverio Ferrazzo, – bontà sua – certifica la mancanza di motivi di conflitti di interesse nella lista presentata da Renato Arena.

Ma alla Motorizzazione Civile devono conoscere bene il vecchio adagio napoletano ‘cca nisciuno è fesso e così hanno intimato ad Arena di sfogliare la margherita e decidere a quale incarico teneva di più. Morale della favola: Renato Arena, esattamente come il suo predecessore Giovanni Forciniti, si dimette da presidente e anche da consigliere determinando incredibilmente un nuovo cul de sac che a questo punto diventa farsesco. Per completare la storia manca ancora un tassello, che si riferisce alle dimissioni per motivi personali di Forciniti. Ma di questo vi racconteremo in un capitolo a parte.

1 – (continua)