
Dopo quello del Cinghiale e di Guccione, ecco che arriva anche l’annuncio di Palla Palla, il quale dichiara di lavorare da tempo alla costruzione di un ampio schieramento politico trasversale, che lui chiama “civico e democratico”, in grado di contrastare l’avanzata delle forze populiste. Una quadara dove tutti, centro, destra e sinistra, possono trovare un posto. Un minestrone di rimasugli politici che, capito l’andazzo, prova ad organizzarsi con la speranza di “arginare il danno”. Tutti insieme appassionatamente per la strenua difesa dei loro interessi e il mantenimento dei loro privilegi. Non ci stanno a mollare il malloppo, né ad uscire dai posti di potere, e mettersi insieme ufficialmente alla luce del sole dopo decenni di accordi sottobanco è la loro unica speranza. Da qui gli appelli dei capibastone di questi giorni all’unità di tutti i marpioni.
Di seguito l’appello di Palla Palla, riveduto e corretto (che poi è quello che avrebbe voluto dire ma che per questioni di immagine non può dire “apertamente”):
Stiamo lavorando molto sui problemi che la vittoria dei 5Stelle e della Lega, specie in Calabria, ci ha creato. Quello che abbiamo ricevuto il 4 marzo non è un semplice “avviso di sfratto” di quelli che nel “gioco dell’alternanza” ci poteva, e ci può stare, ma un biglietto di sola andata a quel paese con preghiera di non fare più ritorno nella pubblica amministrazione. Il che significa fuori dalla stanze dei bottoni per sempre. Ed è superfluo dirvi quali incalcolabili danni subiremo tutti noi da questa assurda situazione. Senza bottoni da schiacciare – cari amici, compari, picciotti -possiamo dire addio a tutti i nostri intrallazzi. Niente appalti agli amici degli amici, niente prebende e progetti a familiari, amanti, e compari. Niente affidamenti diretti a prenditori, e ditte amiche. Niente sguabbu su forniture e servizi. Niente di niente. E questo non è possibile. Devono capire che, anche se la gente non ci vota più, queste cose ce le devono dare lo stesso, e solo mettendoci tutti insieme, possiamo, forse, pretendere quello che oramai è nostro per diritto di malandrineria. Perciò vi chiedo di costruire tutti insieme un cartello, mettendo da parte vecchi rancori, da contrapporre a chi ci vuole per strada a chiedere l’elemosina. Del resto noi abbiamo sempre campato così: sulle spalle dei cittadini, e non sappiamo fare altro. Come sistemeremo i nostri figli? Davvero volete vederli finire a fare panini al McDonald’s?
Mettiamo da parte simboli, e piccoli interessi di bottega, uniamo le nostre forze, e non permettiamo a questi 4 onesti di portarci via tutto quello che in questi ultimi 30 anni siamo riusciti a rubare. La mia resta una porta aperta a tutti, anche a Guccione. Perciò non perdiamo tempo e organizziamoci in una grande coalizione civica e democratica, tanto anche questa volta quei fessacchiotti dei calabresi ci cascheranno, e nessuno si accorgerà che dietro ci siamo sempre noi con la nostra sempre verde “Coalizione dei Magnaccioni”. Quella che magna, beve, rutta e non paga mai. Viva il magna magna libero e democratico.
Palla Palla