Omicidio Bergamini, Tuttosport: “Il numero degli indagati potrebbe raddoppiarsi”

di Bruno Palermo

Fonte: Tuttosport

COSENZA – Il Procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, titolare del fascicolo sull’omicidio di Donato Denis Bergamini, ha passato gli ultimi quattro giorni a sentire, come persone informate dei fatti, decine di persone, tra cui molti ex calciatori del Cosenza. Ex compagni di squadra del calciatore trovato morto il 18 novembre del 1989 sotto le ruote di un tir lungo la strada statale 106 jonica a Roseto Capo Spulico.

Per la morte di Bergamini, archiviata per anni come suicidio, sono al momento iscritti nel registro degli indagati l’ex fidanzata Isabella Internò, e l’autista del tir, Raffaele Pisano, per loro l’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abietti e futili e dalle sevizie. Il terzo indagato è Luciano Conte, marito di Isabella Internò, per lui l’ipotesi di reato è concorso in favoreggiamento personale.

La sensazione è che sulla morte di Donato Bergamini, a quasi 29 anni dai fatti, ci si stia finalmente avvicinando alla verità. A confermare l’omicidio era arrivata anche la super perizia dei consulenti della Procura che misero nero su bianco come Denis Bergamini sia morto “soffocato” prima di essere “coricato sotto al camion”. Nei prossimi giorni il Ctu (consulente tecnico d’ufficio) nominato dal Tribunale di Castrovillari, Gaetano Accorinti, dovrebbe consegnare la perizia su smartphone e computer sequestrati dai carabinieri lo scorso 29 marzo a Conte e Internò. Accorinti ha chiesto una proroga sui termini che scade il prossimo 30 giugno.

Dopo quella perizia con tutta probabilità il Procuratore Facciolla, che in tutto ha sentito un centinaio di persone a verbale, dovrebbe inviare l’avviso di conclusione delle indagini, ma a quel punto il numero degli indagati potrebbe salire o addirittura raddoppiarsi.Secondo quanto è dato sapere, infatti, alcune delle persone ascoltate potrebbero finire ora nel registro degli indagati e il procuratore Facciolla potrebbe depositare, contestualmente alla chiusura delle indagini, la richiesta di rinvio a giudizio. La sorella di Denis, Donata Bergamini, ha sempre sostenuto la tesi dell’omicidio e, supportata dal suo legale, Fabio Anselmo adesso è a un passo dal sapere come suo fratello, quel biondo centrocampista del Cosenza amato da tutti i tifosi, sia stato ucciso. Proprio nei giorni scorsi molti hanno accostato il ritorno del Cosenza in Serie B con il volto di Denis Bergamini. Nella trasferta per la finale di Pescara la lapide del calciatore sulla statale 106 è stata quasi meta di un pellegrinaggio, con centinaia di tifosi rossoblù che si sono fermati a rendere omaggio ad un giovane che ripeteva davanti ad una telecamera “mi piace vivere”.