Cosenza, perchè tra gli Oss ci sono figli e figliastri? E che vogliono quelli di Reggio?

In questi giorni sto leggendo sul Vostro giornale una strana preoccupazione sulle assunzioni nella sanità calabrese soprattutto per gli OSS, Operatori Socio Sanitari. Non capisco come mai tutto questa interesse per gli idonei in graduatoria di Reggio Calabria.

Come mai devono essere assunti in tutta la regione? Io lavoro part-time come ausiliaria specializzata in un ospedale dell’Asp di Cosenza. Il part-time non è stata una mia scelta ma mi è stato imposto. Inoltre sono stata riqualificata in servizio in OSS da più di quattro anni ed ancora aspetto un concorso che mi dia la possibilità della trasformazione a trentasei ore settimanali ed a essere inquadrati come OSS. Ma tutte le nostre richieste sono andate a vuoto.

Inoltre, come tengo a sottolineare, in questi anni sono stati assunti a tempo determinato degli OSS di una fantomatica graduatoria del 2009 o del 2007 non ricordo bene. Da dove vengono, chi sono e perché lavorano non si sa. Alla faccia della trasparenza.

Ora ci dobbiamo pure preoccupare di questi signori che non hanno vinto nessun concorso ma fanno solo parte di una graduatoria valida per tre anni, solo a Reggio però. Non è stato fatto nessun concorso regionale e non possono vantare nessun diritto. O hanno loro qualche santo in paradiso?

Comunque, prima di pubblicare altre lettere, prima di far intervenire il Codacons ed altre cose simili, cercate di capire com’è la situazione negli altri contesti come l’ASP di Cosenza. Il posto come OSS spetta di diritto a noi che ci stiamo lavorando da quasi quindici anni e che ancora viviamo con uno stipendio da fame.

Lettera firmata