Acri 2022. L’impresentabile Capalbo senza freni: ora tutti si sono accorti dell’ex “pupillo” di Trematerra a processo per concussione

Acri. Comunali 2022. Tre i candidati a sindaco, quindici le liste, oltre duecento aspiranti consiglieri comunali. 

Saranno, dunque, tre i candidati alla poltrona di sindaco di Acri, uno in meno rispetto al 2017. Pino Capalbo, avvocato, esponente del Pd e rappresentante del centrosinistra, sostenuto da sette liste, Natale Zanfini, medico, rappresentante del centrodestra, sostenuto da sei liste, Angelo Cofone, avvocato, che si presenta con il sostegno di Sinistra Italiana e M5S contro il Pd.

Oltre duecento gli aspiranti consiglieri comunali. Non mancano le sorprese ed anche le candidature inopportune. Oltre a quella dello stesso Capalbo, indagato dalla Procura di Paola per voto di scambio insieme al suo “padrino” Peppino Aieta, vi è quella di Luigi Maiorano, a sostegno dello stesso Capalbo nella lista Pino Capalbo sindaco. Oggi se ne sono accorti tutti: persino quel gabinetto ambulante del presidente della Commissione Antimafia e, di conseguenza, anche i media di regime… 

Maiorano, 57 anni, avvocato, fino a qualche anno fa era un adepto dei Trematerra, Gino e Michele, con Ccd prima e Udc poi. Un fedelissimo, tanto che dagli stessi Trematerra è stato ampiamente premiato con ruoli politici e istituzionali ma anche con incarichi professionali presso la Regione (Arcea e Corecom) quando Michele Trematerra era assessore regionale all’agricoltura della Giunta di Peppe Dj o Peppe Nostro, al secolo Peppe Scopelliti del clan De Stefano di Reggio Calabria.

Maiorano è stato anche vicesindaco della giunta Trematerra dal 2010 al 2013 e presidente del consiglio comunale dal 2000 al 2005. Insomma, non un novello della politica locale ma sempre nel centrodestra, che ormai è sempre più simile al centrosinistra. Nel 2017, pur se dall’esterno, ha sostenuto Capalbo. Dal 2015 è imputato nel processo Acheruntia che si sta tenendo a Cosenza. È accusato di concussione, un reato che avrebbe commesso, secondo l’accusa, quando ricopriva il ruolo di vicesindaco. Con lui sono imputati, per diversi reati, anche lo stesso Michele Trematerra, l’ex consigliere comunale Angelo Gencarelli, imprenditori nel settore della forestazione e pregiudicati.

Ma vi sono altre sorprese; nello schieramento Capalbo vi sono ex esponenti di centrodestra come Manfredi, candidato in pectore della coalizione in seguito fatto fuori, Zanfino, ex segretario cittadino Udc, Gabriele, già assessore comunale del centrodestra dal 2010 al 2013 ed altri candidati che in passato hanno avuto esperienze con coalizioni opposte al centrosinistra. Zanfini può contare, invece, anche su Vigliaturo, fino a qualche settimana fa candidata a sindaco di Fi e Fdi, poi costretta al ritiro per “mancanza di candidati” e Palumbo, Fdi, consigliere provinciale.