Acri, ospedale e Covid. Il responsabile di Chirurgia si dimette

Ospedale e Covid19. Il responsabile di chirurgia si dimette. “Ritengo esautorato il compito assegnatomi”
di Roberto Saporito

La realizzazione del reparto Covid19, all’interno del Beato Angelo, ha, inevitabilmente, innescato un acceso dibattito. Sull’argomento sono interventi associazioni, consiglieri regionali ed addirittura europarlamentari. La nascita di questo nuovo servizio, inoltre, ha provocato una serie di reazioni anche nel personale medico, soprattutto quello in servizio presso chirurgia, ovvero il reparto che dovrà lasciare il posto (momentaneamente???) al Covid19. Siamo in venuti in possesso di una lettera molto significativa del dott. Guglielmo Guzzo, primario del reparto di chirurgia dello spoke Rossano Corigliano, da poco meno di un mese responsabile (nominato dal direttore sanitario del suddetto spoke) anche di chirurgia del Beato Angelo.

A quanto pare il rapporto di collaborazione è giunto al termine. E Guzzo indica due motivi; i lavori che si stanno effettuando per la creazione del reparto Covid19, stanno, di fatto, inficiando l’attività di chirurgia, i livelli essenziali di assistenza e la sicurezza dell’intero personale, ciò poterà alla alla definitiva chiusura del reparto. Ed ancora; il budget a disposizione di chirurgia, è andato sempre più diminuendo, partendo da 400mila euro nel 2017 a circa 200mila euro nel 2018, 140mila euro nel 2019 ed appena 36mila euro nel 2020.

Un chiaro segnale di smantellare anche questo reparto dopo psichiatria ed ostetricia? A noi il compito di raccontare i fatti, ad altri quello di spiegare cosa sta realmente accadendo. Una cosa è certa, in passato né l’amministrazione comunale, né la direzione sanitaria né il delegato del sindaco alla sanità, hanno mai detto alla comunità che il reparto di chirurgia, tra tagli di fondi e interventi minimi, stava rischiando il ridimensionamento o addirittura la definitiva chiusura. Così come nessuno ha mai detto che il dott. Guzzo avrebbe manifestato la volontà di non voler più collaborare con il Beato Angelo. Va bene il reparto Covid19, che alleggerirebbe le altre strutture vicino al collasso, ma ci auguriamo, contemporaneamente, che sia tutelato il reparto di chirurgia che, appena terminata questa emergenza, dovrà garantire tutti i servizi. Impensabile un Beato Angelo senza chirurgia, seppure con interventi programmati.