Addio Sgarbi, non ci mancherai per niente. E ora aspettiamo il Monaco

Non ci mancherà per niente.

Vittorio Sgarbi leva il disturbo e lo fa alla sua maniera. Sbattendo la porta e facendo fare la (solita) figura barbina a Mario il cazzaro. Sì, perché quando Sgarbi scrive che non gli sono stati dati “gli strumenti per agire” da assessore al centro storico non solo dice la verità ma smaschera tutta la pochezza di Occhiuto e la sua innata attitudine a dire e scrivere fregnacce. 

Detto questo, però, Sgarbi è una persona troppo intelligente per non capire che questi “strumenti” non li avrebbe mai potuti avere proprio per la natura e per l’indole del “suo” sindaco. Cosa si aspettava? Che Occhiuto gli desse carta bianca per “mettere in sicurezza” il centro storico? E con quali soldi, se anche i bambini qui a Cosenza sanno benissimo che i denari Occhiuto o se li mette in tasca o li distribuisce ai suoi clienti?

L’operazione Sgarbi assessore (come anche quella di Padre Fedele) era soltanto un piano pubblicitario e di marketing pessimo e senza né capo e né coda. Che non poteva che durare lo spazio di un mattino. Quattro mesi per la precisione (considerando anche la campagna elettorale). Fatti di provocazioni anche pesanti e imbarazzanti per Occhiuto stesso.

Sgarbi non ci mancherà per niente, perché la politica dovrebbe essere una cosa seria e lui, fatte salve le sue competenze artistiche, serio non è.

Attendiamo adesso al varco anche Padre Fedele. Se Sgarbi non ha avuto “strumenti” non osiamo immaginare quale trattamento sia stato riservato al Monaco, che si dibatte tra mille problemi e viene esposto al pubblico ludibrio.

Speriamo che il gesto di Sgarbi gli restituisca un minimo di dignità.